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Una tiktoker ha accusato Jake Paul di abusi sessuali

Per diffondere le sue accuse la ragazza si è rivolta principalmente alla piattaforma di condivisione YouTube, dove in una clip di più di 20 minuti ha ripercorso gli eventi che stando alla sua ricostruzione dei fatti hanno portato alla violenza subita. In queste ore lo youtuber ha respinto le accuse e annunciato un’azione legale nei confronti della ragazza.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Lo youtuber Jake Paul è stato accusato di abusi sessuali da parte di una tiktoker — la ventiquattrenne Justine Paradise. La ragazza ha mezzo milione di follower sulla piattaforma di condivisione video, ma per diffondere le sue accuse la ragazza si è rivolta principalmente alla rivale YouTube, dove in una clip di più di 20 minuti ha ripercorso gli eventi che stando alla sua ricostruzione dei fatti hanno portato alla violenza subita. Paul ha già avuto modo di respingere le accuse, ma la vicenda è destinata a protrarsi nel tempo: alcune prove fornite dalla ragazza nel video suggeriscono che i due non solo si conoscono, ma si sono incontrati più volte nella villa californiana di Paul dietro suo invito.

I fatti risalgono al 2019, quando la giovane ha conosciuto lo youtuber tramite amicizie in comune. Stando alla ricostruzione degli eventi fatta dalla tiktoker, tra giugno e luglio i due si sarebbero visti più volte nella villa dello youtuber, ma sempre in compagnia di altre persone; durante l'ultimo incontro, avvenuto a luglio dopo un invito ricevuto via SMS, i due si sarebbero baciati davanti ad altri testimoni, prima che Paul chiedesse a Paradise di seguirlo in camera da letto per un rapporto al quale però la giovane non avrebbe acconsentito.

"Normalmente le persone rispettano la mia posizione quando non voglio avere un rapporto sessuale, e quindi ho pensato che fosse sicuro per me seguirlo nella stanza; pensavo non ci fossero problemi nel baciarci perché ho immaginato che si sarebbe fermato nel caso non avessi voluto fare altro di più", ha spiegato Paradise nel video. Il racconto prosegue con lo youtuber che tra le altre cose la costringe a un rapporto orale, "senza chiedere alcun tipo di consenso". Al termine del rapporto Paul avrebbe poi ignorato la ragazza, evitando di rispondere ai suoi messaggi durante i giorni successivi — quando lei cercava di capire come mai lui si fosse comportato così.

Sul perché abbia deciso di uscire allo scoperto solo adesso, Paradise ammette di aver firmato un documento di non divulgazione su quel che avviene all'interno della villa dello youtuber e di aver frainteso il senso del documento: si tratta di una pratica legale comune, che però non si applica a potenziali reati come quello descritto nella testimonianza. Lo youtuber accusato dal canto suo ha già respinto le accuse al mittente e annunciato tramite i suoi canali social un'azione legale per diffamazione nei confronti della ragazza.

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