Una Tesla Model S è stata coinvolta in un incidente stradale che ha portato alla morte del conducente: è il primo caso in cui un uomo muore mentre è attiva la funzione di autopilota sulle macchine prodotte dall'azienda di Elon Musk. Lo ha rivelato la stessa Tesla, spiegando di aver già informato la National Highway Transportation Safety Administration, che ora sta effettuando alcuni accertamenti. L'incidente è avvenuto su un'autostrada della Florida, dove un tir si è ritrovato perpendicolare rispetto all'auto, i cui sistemi automatici non hanno riconosciuto l'ostacolo "perché posizionato contro un cielo molto luminoso".
Come spiegato anche dal CEO dell'azienda, Elon Musk, il radar su cui si basa il sistema di autopilota delle Tesla non ha individuato l'ostacolo perché istruito ad ignorare tutto ciò che sembra la segnaletica posta sulle autostrade, in modo da evitare frenate brusche non necessarie. A causa della posizione perpendicolare e dell'altezza del rimorchio, la Model S ha semplicemente proseguito dritta, passando sotto al tir e provocando l'incidente. In questo modo l'auto ha impattato con il parabrezza sulla parte inferiore del rimorchio, portando alla morte del pilota. Tesla ha sottolineato che se l'auto avesse colpito la parte frontale o posteriore del tir, anche ad alta velocità, i sistemi di sicurezza della macchina "avrebbero evitato seri danni come già successo in numerosi incidenti precedenti".
Lo scontro è avvenuto lo scorso 7 maggio a Williston, in Florida, e ha portato al decesso di Joshua Brown, residente di 40 anni. Secondo le testate locali, l'uomo si sarebbe distratto guardando un film di Harry Potter, un dettaglio però non ancora confermato dalle autorità. L'autista del tir non è rimasto ferito. Il sistema di autopilota delle Tesla viene attivato sottoscrivendo una clausola dove è definito in una fase di "beta pubblica" e richiede agli autisti di prestare la massima attenzione anche quando è in funzione. La tecnologia sfrutta dei sensori per individuare la velocità massima delle strade e restare nella corsia senza la necessità da parte del conducente di premere sull'acceleratore o sterzare con il volante. In realtà, però, la macchina non è in grado di gestire ogni situazione, soprattutto quelle improvvise; per questo Tesla ha più volte specificato che la responsabilità per le azioni del veicolo, anche con l'autopilota attivo, è di chi lo guida. L'indagine della NHTSA dovrà ora determinare se il sistema stava funzionando correttamente o meno e, nel caso, potrebbe portare ad un richiamo da parte dell'azienda.