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Usa, robot “infrange” la prima legge di Asimov e ferisce un bambino

È successo nello Stanford Shopping Center, dove un robot ha colpito e atterrato un bambino di 16 mesi per poi continuare la propria corsa come se nulla fosse.
A cura di Marco Paretti
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Knightscope-K5

I robot possono certamente sostituire gli umani nello svolgimento di molti compiti, ma in alcuni casi la loro evoluzione deve ancora essere affinata. Lo è nel caso, per esempio, dei robot di sicurezza utilizzati in alcune strutture americane e non. Come nel caso dello Stanford Shopping Center, dove un robot ha colpito e atterrato un bambino di 16 mesi per poi continuare la propria corsa come se nulla fosse. Insomma, se vivessimo nell'universo dipinto da Isaac Asimov all'interno dei suoi libri ci troveremmo davanti alla violazione della prima, fondamentale, legge della robotica: "Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno".

Lo riporta l'emittente locale ABC7, spiegando che il bambino di 16 mesi, Harwin Cheng, è stato buttato a terra dal passaggio del robot. Cheng non ha riportato danni, se non una leggera abrasione sulla gamba. "Il robot ha colpito mio figlio sulla testa, facendolo cadere" ha spiegato la madre di Cheng. "Ma non si è fermato ed ha continuato a muoversi in avanti". In questo modo il robot è passato sopra al suo piede destro, provocando un leggero rigonfiamento ma fortunatamente non rompendo nessun osso. Anche la gamba ha subito una leggera abrasione dovuta al passaggio delle ruote.

"Si è messo a piangere come una matto, non lo fa mai" ha continuato la madre. Il robot in questione è il Knightscope K5, un droide da 140 chili impiegato all'interno del centro commerciale dallo scorso anno. Il sistema che ne governa il movimento utilizza una serie di sensori e telecamere attraverso le quali monitorare ciò che lo circonda. Le guardie umane possono inviarlo in una determinata zona per osservare dalla distanza cosa succede, mentre il robot dovrebbe riportare ogni attività sospetta alla stazione di guardia centrale. Knightscope non ha ancora rilasciato dichiarazioni riguardo l'incidente, ma chiaramente l'azienda vorrà correre ai ripari vista la risonanza che il ferimento, seppur minore, di un bambino può avere. Per quanto riguarda le leggi della robotica, invece, ovviamente non esiste ancora niente di tutto ciò, ma forse, visto il precedente, bisognerà inventarsi qualcosa.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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