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Va troppe volte in bagno e Amazon la licenzia: dipendente fa causa al colosso dell’ecommerce

La donna soffre di sindrome dell’intestino irritabile, una patologia che la costringe spesso a prendere pause per andare in bagno: proprio a causa di queste pause, l’azienda avrebbe iniziato a fare pressioni sulla donna, arrivando a licenziarla dopo pochi mesi.
A cura di Marco Paretti
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Una ex dipendente del colosso dell'ecommerce Amazon ha accusato l'azienda di averla licenziata perché è andata troppe volte in bagno, intentando una causa contro l'ex datore di lavoro. Ad impugnare il licenziamento è stata Maria Iris Jennitte Olivero, una ex lavoratrice di uno dei magazzini dell'azienda americana dove lavorava dal luglio 2020. La donna soffre di sindrome dell'intestino irritabile, una patologia che la costringe spesso a prendere pause per andare in bagno, fino a 6 al giorno. Proprio a causa di queste pause, l'azienda avrebbe iniziato a fare pressioni sulla donna, arrivando a licenziarla dopo pochi mesi.

A novembre la Olivero avrebbe riferito al suo responsabile della sua condizione di salute e della necessità di recarsi al bagno diverse volte durante il giorno. Secondo quanto racconta la donna, le sarebbe stato chiesto un certificato medico che, però, lei non avrebbe consegnato. Dopo qualche mese, a gennaio, il suo responsabile le avrebbe anticipato l'arrivo di un richiamo scritto chiedendole nuovamente un certificato medico entro 5 giorni, cosa che la Olivero non ha potuto consegnare perché impossibilitata a trovare un appuntamento prima dei 6 giorni successivi.

Così, superata la scadenza, Amazon ha lasciato a casa la donna, spiegandole che ormai era troppo tardi per consegnare il certificato medico. I legali dell'ex dipendente hanno accusato l'azienda di aver discriminato una persona con disabilità, chiedendo un risarcimento di 75.000 dollari. Secondo l'azienda però, il calcolo delle perdite subite dalla donna riporterebbe una cifra nettamente più bassa. "L'accusante guadagnava 15,25 dollari all'ora, per un totale di 31.720 dollari all'anno, più 0,60 dollari di straordinari all'ora, per un totale di 1.248 dollari all'anno" spiega Amazon. "Quindi al momento le perdite dell'accusante sono pari a 17.251,75 dollari".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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