VeryBello, chiude il portale flop di Franceschini per promuovere il turismo in Italia
VeryBello.it, il progetto realizzato dal Ministro della Cultura Dario Franceschini per promuovere gli eventi sparsi per l'Italia in occasione dell'Expo 2015 di Milano, ha chiuso. Accedendo all'homepage del portale, costato 35mila euro, si visualizza una landing page accompagnata da un messaggio: "Il nuovo sito presto on line". Ad oggi non è chiaro se si tratta di una nuova fase del progetto voluto dal Ministro Franceschini o se il dominio è stato acquistato da un nuovo utente. Di certo c'è che il portale realizzato dalla ditta Lolaetlabora srl non è più disponibile.
Il progetto VeryBello era stato annunciato a gennaio 2015 dallo stesso Franceschini tramite il suo profilo Twitter: "In 6 ore 500.000 accessi a http://www.verybello.it! Come speravamo grande pubblicità da ironie, critiche e cattiverie sul web… Verygrazie!". Fin dai primi minuti dopo l'annuncio dell'apertura del nuovo sito web le critiche non sono mancate, a partire dal nome che è subito finito in tendenza sulla piattaforma da 140 caratteri. Oltre alle critiche al nome, molti utenti del web hanno definito VeryBello come un duplicato del portale Italia.it, il sito web dedicato al turismo in Italia che è costato circa 25 milioni di euro. Tra le critiche mosse verso il progetto turistico VeryBello.it anche la strategia, che in molti hanno definito completamente assente.
Visitando le pagine social del progetto, infatti, si evidenzia che la pagina Facebook nel corso di tutta la durata dell'attività è riuscita a coinvolgere solo 1400 Mi Piace mentre il profilo Twitter @VeryBello è fermo a 4460 follower. Gravi pecche anche nella piattaforma web dove i responsabili editoriali hanno ignorato il diritto d’autore delle immagini. Come riportato nelle condizioni generali pubblicate sul portale, infatti, le immagini pubblicate nelle pagine dei singoli eventi sono state prese da internet senza il consenso degli autori. Secondo il ministero "le immagini sono considerate di pubblico dominio salvo diversa indicazione espressa e provengono in gran parte da Internet o comunque da fonte liberamente accessibile". Insomma, un progetto nato e morto insieme all'Expo che non sembra aver ottenuto il successo sperato dal Ministro della Cultura Dario Franceschini.