Vestager, neo commissario Antitrust UE: “Su Google più tempo per decidere”
Il nuovo commissario europeo per la Concorrenza, Margrethe Vestager, ha affermato, alla fine di un'audizione al Parlamento Europeo, di aver bisogno di tempo prima di decidere i prossimi passi sull'indagine antitrust che riguarda Google. La Vestager ha dichiarato di voler più tempo per conoscere e comprendere i punti di vista degli interessati dalle indagini aperte dalla commissione.
Ho bisogno di avere un campione rappresentativo di vedute degli attori interessati", ha affermato Margrethe Vestager "parliamo di un mercato che si muove in fretta, e voglio essere sicura di avere tutti gli aggiornamenti".
Quello che molti osservatori notano è che la neo commissaria andrà ad inserire l'indagine che riguarda il colosso di Mountain View all'interno di un nuovo tavolo, una mossa che si allontana dagli sforzi fatti dal predecessore, lo spagnolo Joaquín Almunia, che solo qualche settimana fa, proprio alla scadenza del suo mandato, richiamava Google a rispettare gli impegni presi altrimenti si sarebbe proceduto con un'accusa formale per attività anti concorrenziali.
Ora la Vestager ferma tutto per comprendere meglio i termini della questione. Anche perchè su Google ormai c'è un forte interesse di altre commissioni europee che stanno investigando. Oltre alle vicende sull'antitrust, Google è nel mirino per le sue attività che metterebbero a rischio la privacy degli utenti, per non parlare delle vicende che riguardano il servizio Google News fortemente contestato in diversi paesi europei. Da questo punto di vista va ricordato che qualche giorno fa Axel Springer, uno dei più importanti editori tedeschi, ha ceduto proprio a Google News dopo che il traffico verso i siti di news era crollato dell'80%.
Margrethe Vestager in realtà potrebbe dare seguito ad una accusa formale verso Google che si tradurrebbe in multe fino al 10% delle vendite globali della società, una cifra, tenendo conto dei dati dello scorso anno, che sarebbe vicina ai 60 miliardi di dollari (circa 48 miliardi di euro). Ma secondo quello che sostiene la neo commissaria danese, la grossa mole di dati di Google investe molti settori della società, ponendo sfide importanti come quelle sulla privacy e sulla pluralità dei media. Quello che intende fare adesso la commissione Antitrust è dunque individuare delle priorità per poi agire. E quindi, al momento, per ciò che riguarda Google ci si prende un po' di tempo in più.