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Voleva fare donazioni ai suoi idoli su Twitch, ha speso tutti i 17mila euro dei genitori

La storia l’ha raccontata su Reddit la coppia, che si è vista il conto corrente prosciugato: il figlio diciassettenne ha trasferito sul Bancomat affidatogli i risparmi familiari degli ultimi anni, spendendoli poi su Twitch in abbonamenti e donazioni nei confronti di videogiocatori e streamer famosi nell’ambito di Fortnite.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Anni di risparmi volatilizzati in impalpabili donazioni sulla piattaforma di streaming video Twitch. È la sorpresa davanti alla quale si è trovata una coppia di genitori, che ha scoperto improvvisamente di avere il conto in banca prosciugato. La ragione: il figlio diciassettenne appassionato di Fortnite ha utilizzato il fondo di famiglia in centinaia di offerte economiche nei confronti dei suoi videogiocatori preferiti, sperperando un totale di circa 17.000 euro in due settimane.

Alla storia hanno accennato i diretti interessati su Reddit prima di essere raggiunti dalla testata online Dot Esports che ha approfondito la vicenda. Stando a quanto raccontato dalla coppia, il ragazzo avrebbe speso l'intera somma in abbonamenti e donazioni dirette nei confronti di alcuni popolari streamer di Twitch particolarmente attivi su Fortnite, come Tfue, Gorb, and Ewokttv. La piattaforma del resto prevede questo tipo di transazioni economiche come metodo per ricompensare coloro che vi realizzano contenuti, anzi: le donazioni sono spesso diventate una fonte di reddito stabile per alcuni degli streamer più popolari.

I genitori dal canto loro si sono accorti di tutto solamente controllando il conto corrente condiviso, finito quasi in rosso nel giro di 17 giorni. Al ragazzo era stato effettivamente assegnato un Bancomat con un saldo ben preciso, scollegato dal conto di famiglia, per poter comprarsi il pranzo a scuola e concedersi piccoli sfizi. Il giovane però — stando alla ricostruzione dei genitori — deve essersi impadronito delle chiavi di accesso al conto utilizzandolo per trasferire di volta in volta nuovi fondi sulla propria carta; quest'ultima sarebbe poi stata usata per effettuare le donazioni e iscriversi ai canali dei suoi idoli.

La madre non ha mancato di assumersi la responsabilità per l'accaduto, affermando che gli impegni di lavoro le hanno impedito di controllare le attività del figlio, ma aggiungendo anche che il ragazzo ormai possiede "una conoscenza di Internet che sorpassa ampiamente" la sua. Nel tentare di riavere indietro il denaro la coppia ha contattato la propria banca, per la quale però la vicenda non può costituire un reato a meno che i genitori non decidano di sporgere denuncia nei confronti del figlio. Per proteggere il ragazzo i due, oltre a non svelare la loro identità sui social, hanno dunque deciso in un tentativo estremo di rivolgersi direttamente a Twitch e alla casa madre Amazon, che però non hanno ancora risposto.

Da una parte infatti per i meccanismi della piattaforma di streaming le transazioni provenivano da una carta di debito legittima; d'altro canto non è la prima volta che viene messa in discussione la facilità con la quale servizi simili permettono di spendere grosse somme di denaro pur rivolgendosi anche a ragazze e ragazzi in giovane età. Il caso in questione è emblematico: il diciassettenne protagonista possedeva le conoscenze tecniche necessarie per aggirare qualunque genitore, ma non l'esperienza per quantificare l'ammontare di denaro che stava spendendo.

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