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Web Advertising: presto conquisterà il 30% dei budgets destinati al marketing

Il settore del web advertising si conferma tra quelli in maggiore crescita: per il 2011 si prevede uno straordinario aumento degli investimenti.
A cura di Anna Coluccino
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Nonostante gli utenti spendano ormai ben più del 30% del loro tempo online, moltissimi brand si ostinano a destinare solo il 2 o il 3% dei loro budgets alla web advertising, continuando a credere che la pubblicità sui media tradizionali resti comunque la più efficace. Questo significa che la maggior parte delle aziende non solo non si preoccupa abbastanza di ideare campagne per il web, ed anche quando lo fa il risultato appare quanto mai ordinario, senza alcuna scintilla di innovazione: un'inserzione su Google e voilà, via il dente via il dolore.

Il punto cruciale dell'analisi che vogliamo proporvi oggi, però, è un altro: l'avanzata del mondo internet non è qualcosa che si può fermare, ridimensionare o ridisegnare su misura di coloro che restano indietro, i brand più lungimiranti lo hanno già capito e stanno dedicando cospicui sforzi all'ideazione ed alla sperimentazione di campagne pubblicitarie pensate per la rete (a questo proposito, date un'occhiata alla nostra classifica dei 10 video virali più innovativi del 2010), altri faticano a tenere il passo ma provano ad adattarsi, la maggior parte di esse -invece- sceglie di ignorare questo dato di fatto continuando a lavorare alla vecchia maniera.

Arriverà il momento, però, in cui tutti i brand dovranno arrendersi all'evidenza e prendere atto del fatto che se gli utenti trascorrono il 30% della loro giornata surfando in rete, forse è quello il posto giusto in cui promuovere la propria marca ed è proprio lì che bisogna investire almeno il 30% del budget destinato al marketing. Ora, stando alla Top 100′ Global Advertisers, stilata da AdvertisingAge, i 100 più importanti inserzionisti del mondo spendono un totale di 100 miliardi per poter pubblicizzare il proprio marchio, e i primi 39 in classifica arrivano a prevedere budgets per il marketing superiori al miliardo (come si nota dalla tabella proposta qui sotto). Ma la grande domanda è: quando le aziende si renderanno conto dell'importanza crescente della web advertising, quale grande realtà della rete sarà in grado di conquistare il cuore degli uffici marketing ed attirare a sé la maggior parte degli investimenti?

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A contendersi il mercato delle new ads sono in quattro:

  • Facebook
  • Twitter
  • Foursquare
  • Groupon

Ognuna di loro possiede una maniera piuttosto peculiare di veicolare i contenuti pubblicitari. Se Facebook può giocare sull'ampia gamma di possibilità (inserzioni semplici, gruppi, eventi, fanpage) e Twitter può sperimentare linguisticamente con i suoi Promoted Trends, Foursquare e Groupon hanno modalità promozionali del tutto innovative e fuori dagli schemi tradizionali. Il social network dedito alla geolocalizzazione, infatti, punta sulle segnalazioni degli utenti circa luoghi di interesse commerciale e sull'ideazione di pacchetti promozionali da destinare ai clienti affezionati o a "quelli che si trovano nei paraggi". Groupon, dal canto suo, chiede alle aziende di scommettere sul loro prodotto e di offrirlo ad un prezzo vantaggioso a svariati "gruppi d'acquisto", riuscendo così nell'intento di combinare un rientro economico -per quanto inferiore alle aspettative- all'attività promozionale.

Ma la vera differenza tra i quattro, sta nella differenza di approccio: globale per Facebook e Twitter, locale per Foursquare e Groupon. Quindi, la battaglia per la conquista dei budgets destinati alla web advertising si giocherà essenzialmente intorno a questa dicotomia: attenzione dedicata al singolo cliente, offerte mirate e attenzione localizzata, oppure campagne pubblicitarie di massa tese a raggiungere il maggior numero possibile di utenti attraverso la veicolazione di contenuti innovativi? Lo scopriremo presto. Molto presto.

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