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Web Tax, primo via libera dal Governo alla “tassa” per combattere l’evasione dei colossi tech

È arrivato il primo sì alla web tax, l’emendamento alla manovra che ha l’obiettivo di introdurre accordi preventivi tra le aziende operanti sul web e il Fisco italiano.
A cura di Marco Paretti
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È arrivato il primo sì alla web tax, l'emendamento alla manovra che ha l'obiettivo di introdurre accordi preventivi tra le aziende operanti sul web e il Fisco italiano, offrendo la possibilità a tutte le realtà il cui fatturato supera il miliardo di euro e che vendono beni o servizi per oltre 50 milioni di euro di accedere a procedure di cooperazione rafforzate. Secondo le nuove regole le aziende potranno quindi estinguere i debiti versando le somme richieste con l'aggiunta della metà delle sanzioni amministrative. Introiti che saranno destinati al fondo per la non autosufficienza, per la riduzione fiscale e per le politiche sociali. Le ultime aziende ad essere finite nel mirino del fisco sono state Apple e Google, che rispettivamente hanno versato 318 e 306 milioni di euro.

La misura punta a realizzare un sistema che possa cooperare con le aziende, soprattutto le multinazionali, per instaurare una comunicazione continua e consentirgli di accedere a procedure di cooperazione rafforzate. Le realtà "che ravvisino il rischio che l'attività esercitata nel territorio dello Stato costituisca una stabile organizzazione possono chiedere all'Agenzia delle entrate una valutazione della sussistenza dei requisiti che configurano la stabile organizzazione stessa, mediante presentazione di apposita istanza finalizzata all'accesso al regime dell'adempimento collaborativo" previsto dalla delega fiscale, si legge nell'emendamento presentato dal presidente della Commissione, Francesco Boccia, e sottoscritto da esponenti di maggioranza e opposizione, tra cui Ap, FdI, Sinistra Italiana, Mdp, FI, Cor, Possibile. Astenuti i 5 Stelle e Scelta Civica.

La novità prevede quindi la possibilità che "qualora in sede di interlocuzione con l'Agenzia delle entrate sia constatata la sussistenza di una stabile organizzazione nel territorio dello Stato, per i periodi d'imposta per i quali sono scaduti i termini di presentazione delle dichiarazioni, il competente ufficio dell'Agenzia delle entrate invia al contribuente un invito al fine di definire, in contraddittorio con il contribuente, i debiti tributari della stabile organizzazione". Attraverso l'accertamento con adesione, l'azienda potrà accedere ad una riduzione pari alla metà delle sanzioni amministrative previste. Inoltre, la multinazionale che abbia definito i debiti tributari della stabile organizzazione potrà accedere al regime dell'adempimento collaborativo nel corso degli anni successivi.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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