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WhatsApp chiamerà il tuo cellulare per verificare il tuo profilo

La novità è stata intercettata su una delle versioni preliminari dell’app per il sistema operativo Android. La soluzione è pensata per sostituire il codice a 6 cifre inviato via SMS, che attualmente rappresenta il metodo di autenticazione principale per WhatsApp ed è però bersaglio di numerose truffe online.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Presto gli utenti WhatsApp che reinstallano l'app su un nuovo dispositivo avranno un metodo ancora più semplice per far capire alla piattaforma di essere chi dicono di essere: una telefonata rapida che partirà dai gestori dell'app, ed effettuerà in autonomia la verifica in poche frazioni di secondo. Il sistema è pensato per sostituire il codice a 6 cifre inviato via SMS, che attualmente rappresenta il metodo di autenticazione principale per WhatsApp ed è però bersaglio di numerose truffe online.

Addio ai codici via SMS

Della novità si parla da qualche settimana, ma la comunità di WABetaInfo ne ha pubblicato online queste ore le prime schermate che ne mostrano il funzionamento. Le chiamate partono in automatico dai server di WhatsApp non appena un utente immette il proprio numero di telefono all'interno dell'app, quando cerca di recuperare le proprie conversazioni. Lo smartphone, istruito da WhatsApp si occupa da solo di accettare la chiamata per poi riagganciare immediatamente; questa frazione di secondo basta a lasciare una traccia della chiamata nel registro delle telefonate: WhatsApp legge questa voce nel registro e la usa come chiave di autenticazione per l'utente. La traccia della chiamate viene poi eliminata dalle telefonate ricevute, il tutto senza bisogno di leggere e trascrivere i codici a 6 cifre che WhatsApp attualmente invia tramite SMS a chi desidera reinstallare l'app su un nuovo telefono.

Su iOS non si potrà utilizzare

Il segreto dietro a questa modalità di autenticazione è che WhatsApp fa partire le sue chiamate da numeri sempre diversi e che al loro interno contengono il codice necessario a sbloccare l'app per l'utente che ne fa richiesta: non dovrebbe essere dunque possibile falsificare questo tipo di telefonata per introdursi all'interno di account altrui. La soluzione potrebbe sostituire l'utilizzo dei codici inviati via SMS, che al momento rappresentano una potenziale falla di sicurezza nel sistema di autenticazione a WhatsApp e strumento per potenziali truffe online. D'altro canto a poterne usufruire saranno soltanto gli utenti Android: su iOS in effetti le telefonate e il loro registro non possono essere controllati da app esterne come hanno in programma gli sviluppatori di WhatsApp.

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