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WhatsApp sa quando dormi (e con chi parli)

Nelle ultime ore l’esperto di sicurezza informatica Rob Heaton ha evidenziato una problematica relativa alla nota piattaforma di instant messaging di proprietà di Facebook, una vulnerabilità che permette di violare la privacy degli utenti.
A cura di Matteo Acitelli
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WhatsApp è senza dubbio una delle app di messaggistica più utilizzate in Italia e nel mondo e proprio per questo motivo spesso oggetto di truffe ed altre attività illecite. Nelle ultime ore però l'esperto di sicurezza informatica Rob Heaton ha evidenziato un'altra problematica relativa alla nota piattaforma di instant messaging di proprietà di Facebook, una vulnerabilità che permette di violare la privacy degli utenti. Ad aumentare la pericolosità di questa falla il fatto che chiunque potrebbe utilizzare questo "bug" per "spiare" i propri contatti, senza la necessità di essere esperti informatici: è sufficiente l'utilizzo di WhatsApp Web ed un po' di dimestichezza con le estensioni per i browser.

Come riportato da Heaton alla redazione del portale TheNextWeb, infatti, nonostante sull'app sia possibile disattivare la funzione che indica l'ultimo accesso all'applicazione, WhatsApp non permette di nascondere la propria presenza online. Questo significa che attraverso un'estensione per browser Chrome o Firefox un utente potrebbe attivare WhatsApp Web per iniziare ad archiviare tutti gli accessi dei vari contatti, realizzando una vera e propria tabella che permette di avere il quadro completo delle abitudini degli utenti.

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Inoltre l'esperto informatico sottolinea che WhatsApp non è l'unica app per dispositivi mobile che dispone di questa funzione, la stessa vulnerabilità potrebbe venir sfruttata anche su altre app di instant messaging. Rob Heaton invita a riflettere su questo problema che nonostante all'apparenza possa sembrare innocuo, in realtà consentirebbe ad un malintenzionato di conoscere gli orari di un determinato utente così da sapere quanto tempo una persona passa all'interno di WhatsApp, a che ora va a dormire e a che ora si alzano. Inoltre, incrociando i dati dei contatti, un cyber criminale potrebbe tentare di scoprire informazioni aggiuntive come ad esempio chi ha parlato con chi e per quanto tempo.

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