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Xiaomi e Oppo hanno già pronti smartphone con fotocamera sotto lo schermo

I due produttori cinesi hanno già in lavorazione degli smartphone con fotocamere anteriori posizionate sotto agli schermi. La soluzione permetterà di realizzare telefoni privi di notch senza dover ricorrere a fotocamere anteriori a scorrimento o rotazione, ma non si tratta ancora di una tecnologia priva di difetti.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Già nei mesi scorsi la pubblicazione online di alcuni brevetti ha suggerito l'ipotesi che diversi produttori di smartphone stessero lavorando a sensori fotografici in grado di risiedere e lavorare da dietro lo schermo dei telefoni. Queste soluzioni consentirebbero di realizzare smartphone privi sia di notch che di meccanismi a comparsa come ormai se ne vedono sempre più spesso. Ebbene negli ultimi due giorni due produttori hanno tenuto a far sapere di essere in pole position per la produzione dei primi dispositivi dotati di questa ingegnosa soluzione: Oppo e Xiaomi.

Il primo ha pubblicato in queste ore un video nel quale è ritratto uno smartphone che mostra la funzione di sblocco del telefono attraverso la fotocamera anteriore nascosta dietro lo schermo, seguita da un paio di secondi di riprese delle attività del sensore; l'angolazione dalla quale è ripreso il video non è la migliore possibile, ma mostra comunque il sistema in funzione. Xiaomi è intervenuta soltanto a distanza di qualche ora, ma ha pubblicato una clip di fattura migliore nella quale si vedono due smartphone a confronto (uno con notch, uno senza) ripresi da un'angolazione ottimale, e anche in questo caso un paio di secondi di ripresa della fotocamera anteriore in funzione sul modello che monta il sensore sottoschermo.

Al di là di tempistiche e qualità delle riprese, i sistemi mostrati dalle due società funzionano in modo praticamente identico, sfruttando il fatto che i pannelli OLED sotto ai quali sono posizionati i sensori risultano effettivamente spenti — e dunque semitrasparenti — al momento dello scatto. È lo stesso principio che fa funzionare i lettori di impronte digitali sottoschermo di alcuni modelli di smatrphone degli ultmi mesi, ma che prima di poter essere applicato alle fotocamere anteriori della maggioranza degli smartphone richiederà del tempo.

Lo schermo OLED che copre il sensore infatti rappresenta pur sempre uno strato di pixel contro il quale andrà inevitabilmente a infrangersi parte della luce che il sensore dovrebbe invece catturare, comportando scatti di qualità inferiore a quelli che sarebbe possibile ottenere con una normale fotocamera. Per il momento dunque la soluzione sembra destinata a telefoni che puntano molto su eleganza e design, e meno sul comparto fotografico anteriore.

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