Yahoo! cerca un modello di business e conferma Carol Bartz
La storia di Yahoo è controversa: una delle aziende più famose del mercato Internet del mondo, specializzata sul lato business e consumer, nata dall’idea di due ragazzi, David Filo e Jerry Yang, della Stanford University, dove studiavano anche gli ideatori di Google, ha avuto una forte crescita, dal 1994, anno della sua fondazione, fino al 2008, anno in cui Microsoft lanciò un’OPA da 44,6 miliardi di dollari, poi rifiutata dal gruppo, e Jerry Yang dovette abbandonare dopo le critiche degli azionisti.
Oggi l’azienda americana non sembra avere un preciso modello di business e si muove tra le oscillazioni del titolo in Borsa e i dubbi del mercato. Negli ultimi tempi la società si è mossa molto nelle acquisizioni, prima di Xoopit, un motore di ricerca che migliora le prestazioni del servizio di email, oggi ci sono indiscrezioni sulla possibile acquisizione di Hulu, provider americano di video online vista la crescita costante del mercato dei video on demand nel mondo. Forse proprio l’ambito dei contenuti sono il territorio dove Yahoo! non riesce ancora bene a posizionarsi.
Sempre relativamente alla governance del gruppo, il Cda ha riconfermato Carol Bartz alla direzione generale e ciò ha provocato altre critiche e malumori. L’azienda sta per essere superata da Facebook, come ha ammesso la stessa Bartz, ed ha problemi, come detto, bell’aumentare il fatturato e la raccolta pubblicitaria. L’attuale direttore generale, che è subentrata proprio a Yang, ha dichiarato “E’ facile pensare a Yahoo! come a una società che non sta andando da nessuna parte”, ha commentato, “ma vi dimostreremo il contrario” facendo trapelare la notizia che si sta provando a concentrarsi sulla personalizzazione dei contenuti, fidelizzando magari i clienti che da tempo fruiscono dei servizi, email, chat, newsgroup, mailing list, ricerca dei contenuti, offerti da Yahoo!.
In Borsa il titolo giovedì ha subito una leggera flessione e da inizio Maggio ha perso il 21%; al termine dell’assemblea della nuova nomina un azionista ha duramente criticato la Bartz chiedendo la sua sostituzione, parlando a nome degli investitori.