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“YouTube traccia i bambini per la pubblicità”: in arrivo una maxi multa

La Federal Trade Commission (FTC) avrebbe finalizzato un accordo – e una maxi multa – con Google in merito alle accuse di violazione delle leggi sulla privacy dei minori che hanno colpito la piattaforma nel corso degli ultimi mesi.
A cura di Marco Paretti
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La Federal Trade Commission (FTC) avrebbe finalizzato un accordo – e una maxi multa – con Google in merito alle accuse di violazione delle leggi sulla privacy dei minori che hanno colpito la piattaforma nel corso degli ultimi mesi. Lo riporta il Washington Post citando due fonti vicine alla questione e sottolineando che l'accordo rappresentarebbe la conclusione delle accuse di scarsa protezione dei bambini sulla piattaforma video e di raccolta dei dati dei minori, elemento in violazione del Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA), cioè la normativa che proibisce il tracciamento e la targetizzazione dei minori di 13 anni.

Il risultato dell'accordo dovrebbe essere una multa milionaria il cui ammontare deve ancora essere annunciato. In questo momento la questione è passata nelle mani del Dipartimento di Giustizia americano, che raramente però ribalta le decisioni dell'FTC. L'investigazione della Commissione statunitense ha preso il via in seguito alle accuse sempre più insistenti secondo le quali YouTube non si assicurerebbe che il pubblico della piattaforma abbia effettivamente più di 13 anni, come indicato nei termini di servizio. Il problema, secondo l'accusa, è che molti dei canali più grandi e famosi creano e pubblicano contenuti chiaramente pensati per i bambini, elemento che apre poi i minori di 13 anni alla targetizzazione da parte del colosso dei video.

Un approccio, quest'ultimo, che anche se "involontario" si pone in violazione della COPPA, cioè la regolamentazione statunitense che proibisce alla aziende di collezionare dati relativi ai minori o di targetizzarli con pubblicità personalizzata. Questo si applica però quando un sito o una applicazione si rivolgono specificatamente ai bambini o sanno che i loro utenti hanno meno di 13 anni. Nel caso di YouTube la situazione è particolarmente complessa perché sono gli stessi youtuber a realizzare contenuti indirizzati a questa fascia più giovane, che quindi viene attirata sulla piattaforma e finisce nel calderone degli annunci targetizzati. Tra le modifiche che la piattaforma starebbe prendendo in considerazione c'è anche una nuova gestione dell'algoritmo che gestisce i consigli correlati ad un singolo video, che nel caso di quelli legati a contenuti per bambini limiterebbe consigli relativi a contenuti esterni a quelle tematiche.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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