Zuckerberg e Brin istituiscono premio milionario per la ricerca medica, tra i vincitori anche un italiano
Una buona causa è sempre in grado di far deporre le armi, seppur momentaneamente, anche ad acerrimi nemici che ogni giorno non si risparmiano colpi. Questa volta a fungere da paciere ci ha pensato la ricerca medica, un settore in perenne ricerca di finanziamenti, che è riuscita nello storico compito di riunire sotto lo stesso progetto tre realtà distanti tra loro come Google, Facebook e Apple.
Mark Zuckerberg e Sergey Brin hanno infatti deciso di istituire ben undici premi dedicati a chi opera ogni giorno nella ricerca, nella speranza di contrastare le numerose malattie per le quali al momento non esistono cure efficaci o sufficienti. Quando i big della tecnologia entrano in campo – sarà forse per il fatto che sono i pochi al momento a subire in maniera ridotta la crisi economica – lo fanno in grande stile e così l'ammontare della cifra raccolta per gli undici riconoscimenti del Breakthrough Prize è arrivato all'incredibile cifra di 33 milioni di dollari, tre per ogni premio assegnato.
La notizia dell'iniziativa è arrivata direttamente dalla bacheca del fondatore di Facebook, che ne ha dato notizia con un post (link):
La nostra società ha bisogno di più eroi che siano scienziati, ricercatori e ingegneri. Abbiamo bisogno di celebrare e premiare le persone che curano le malattie, ampliano la nostra comprensione sull'umanità e lavorano per migliorare la vita delle persone. Ecco perché Priscilla ed io siamo onorati di collaborare con Sergey Brin, Anne Wojcicki, Art Levinson e Yuri Milner per quello che è il più grande premio al mondo, e che spero serva come modello per altri premi in altri settori.
Tra gli scienziati ed i ricercatori premiati dalla commissione presieduta da Art Levinson, presidente Apple, spunta anche il nome di un italiano, Napoleone Ferrara, che da anni opera negli States nel settore dell'angiogenesi e della biologia dei tumori. La lista completa delle ricerche premiate è disponibile a questo link.