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Opinioni

5 siti che non ricordi degli anni 2000

Molti dei portali visitati quotidianamente nei primi anni 2000 sono ormai un ricordo del passato, nonostante siano stati i pilastri della nostra esperienza online. Eccone 5 ormai dimenticati.
A cura di Marco Paretti
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Ora ci sono Facebook, Twitter, i giornali web, i servizi, le app, etc, ma nei primi anni 2000 i portali erano decisamente meno e stavano attraversando un'epoca che ha visto l'arrivo di numerose possibilità in termini di funzioni e offerta. Allo stesso tempo le connessioni casalinghe erano in forte aumento, l'interesse verso internet stava crescendo e il fenomeno in generale si stava affermando come un qualcosa destinato a restare a lungo nel mondo. Molti dei portali visitati quotidianamente in quegli anni, però, sono ormai un ricordo del passato, nonostante siano stati i pilastri della nostra esperienza online. Eccone 5 ormai dimenticati.

MySpace

L'ovvio protagonista di questa non-classifica, MySpace è stato per numerosi anni il punto di riferimento dell'esperienza online di milioni di adolescenti nel mondo, per poi essere surclassato da Facebook. La prima scintilla di social network fondeva la realizzazione di un network di amicizie con una sorta di approccio al blogging, con numerose funzionalità che si sono aggiunte nel tempo. A nulla, però, sono servite a fermare l'avanzata della creatura di Zuckerberg, così MySpace è pian piano caduto nell'oblio.

Habbo

Un approccio particolare ai social network, un misto tra portale web e videogioco che nei primi anni 2000 ha conquistato la fascia più giovane di navigatori. Probabilmente sarà finito nel dimenticatoio di molti, ma 16 anni fa le sue meccaniche sembravano rivoluzionarie: era possibile creare la propria stanza, visitare quella degli altri e personalizzare il personaggio. In realtà si chiamava Habbo Hotel ed è tuttora attivo, ma con il semplice nome Habbo. Sicuramente, però, il numero di utenti è decisamente calato.

Newgrounds

Per giocare su PC c'erano due possibilità: acquistare un gioco su CD o andare su Newgrounds. Quest'ultimo racchiudeva un elenco infinito di giochi in flash da giocare direttamente all'interno del browser, senza la necessità di scaricare nulla. D'altronde non eravamo ancora entrati nell'epoca della fibra ottica e anche solo pensare di poter scaricare un gioco (legalmente o illegalmente) era follia. Così l'unica alternativa ai giochi in formato fisico era quella di passare il tempo sui ben più leggeri videogiochi in flash. Poi sono arrivate le linee veloci, i videogiochi si sono evoluti e Newgrounds è passato velocemente di moda.

LimeWire

Ok, questo non è del tutto un sito web, ma un programma. Fatto sta che nel 2000 scaricare musica da internet era una procedura piuttosto normale. Non che ora non lo sia – la pirateria è forse ancora più presente – ma probabilmente non veniva ancora percepita come un "furto". Ovviamente la connessione era quella che era, quindi la musica era praticamente l'unica tipologia di file scaricabile e, anche in questo caso, i tempi di download erano biblici. LimeWire è stato chiuso dalle autorità nel 2010.

2.0

Una realtà tutta italiana, anch'essa messa fuori gioco dall'avvento dei nuovi social network. Si componeva di "profili" e cerchie di amicizia, ma più che un vero e proprio social network assomigliava più ad una "vetrina" dove esporsi. D'altronde, ammettiamolo, molti lo utilizzavano per cercare la ragazza o il ragazzo piacente per poi magari interagire con lei/lui. Di fatto un approccio che puntava tutto sull'interazione con l'altro sesso, che poi è un aspetto importante degli attuali social network. Nel tempo, però, 2.0 (o Duepuntozero) ha dovuto cedere il passo e svanire dal web: il corteggiamento 2.0, ironicamente, ora si fa su Facebook.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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