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Anche Obama critica la diffusione delle bufale su Facebook

Nel corso di una conferenza stampa svoltasi nelle ultime ore a Berlino, il Presidente uscente degli Stati Uniti Barack Obama ha trovato il tempo di parlare della diffusione delle bufale su Facebook.
A cura di Marco Paretti
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Nel corso di una conferenza stampa svoltasi nelle ultime ore a Berlino, il Presidente uscente degli Stati Uniti Barack Obama ha trovato il tempo di parlare di uno degli argomenti che negli ultimi giorni hanno spaccato il mondo: la diffusione delle bufale su Facebook che, secondo alcuni, avrebbe favorito la vittoria di Donald Trump nel corso delle ultime elezioni americane. Ora anche Obama è sceso in campo per criticare la gestione delle bufale da parte del social network, che proprio in queste settimane sta tenendo diverse discussioni interne per capire come poter gestire un argomento complesso e spinoso come questo.

"In un'epoca dove sono presenti così tante informazioni false impacchettate molto bene e che sembrano uguali sia su Facebook che all'interno di un telegiornale" ha spiegato Obama durante il suo intervento, "se tutto sembra essere uguale e non viene fatta nessuna distinzione, non sapremo più cosa proteggere". Le parole di Obama arrivano in un momento in cui Facebook è stato colpito da una grande ondata di critiche a causa della forte diffusione delle bufale all'interno del social network in un momento critico come le elezioni del Presidente degli Stati Uniti.

"In un mondo del genere tutto è vero e tutto è falso" ha continuato Obama, intervenuto in una conferenza congiunta con Angela Merkel in Germania. "La spiegazione del cambiamento climatico pubblicata da un premio Nobel su Facebook ha lo stesso identico aspetto di una articolo di negazione del cambiamento climatico. La capacità di disseminare disinformazione, cospirazioni selvagge e di infamare l'opposizione senza fornire la possibilità di risposta è aumentata talmente tanto da aver polarizzato l'elettorato e reso davvero difficile avere una conversazione comune e civile". Nel frattempo Facebook sta discutendo internamente del problema, non senza difficoltà. Anche perché Mark Zuckerberg pubblicamente continua a negare il suo ruolo nelle elezioni, mentre internamente i dipendenti si sono già dissociati da questa linea di pensiero.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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