Il mondo potrà anche evolversi e andare avanti, ma tra gli elementi che sembrano non volerci proprio abbandonare si trovano sicuramente le chiamate dei call center. Sia quelle su linea fissa che quelle su cellulare, ormai siamo continuamente invasi da telefonate invasive e spesso fastidiose, anche in orari scomodi, durante la propria giornata lavorativa o in tarda serata. Una situazione che peraltro non sembra essere destinata a migliorare visto che da pochi giorni il Senato ha approvato il ddl Concorrenza che, di fatto, introduce una norma in grado di eliminare il "consenso preventivo" richiesto agli operatori per poterci chiamare. Così anche iscrivendosi al registro delle opposizioni sarà totalmente inutile. Come fare, quindi, a difendersi da queste chiamate?
Le opzioni a disposizione degli utenti sono diverse. La prima da tenere in considerazione è quella che prevede di utilizzare il blocco delle chiamate indesiderate messo a disposizione dai nostri telefoni. Su iPhone si può attivare dalle Impostazioni, selezionando poi "Telefono" e "Blocco chiamate e identificazione"; su Android, invece, è possibile accedere a questo menu dall'app Telefono, selezionando i tre puntini in alto a destra e poi "Numeri bloccati". In entrambi i casi è poi possibile indicare quali numeri non potranno più chiamarci, inserendo quelli che ci contattano per offerte commerciali.
Se però nel tempo non vi siete segnati tutti i numeri associati agli scocciatori, potete affidarvi ad una applicazione chiamata True Caller che ha già integrato un elenco di tutti i numeri telefonici "scomodi". Funziona su iOS, Android e Windows Phone e, una volta attiva, ci indicherà la provenienza della chiamata se questa arriverà da un numero notoriamente a rischio. Tra le altre app simili troviamo anche "Should I Answer", che dalla sua ha un sistema di valutazione da parte degli stessi utenti che consente di rendere il registro degli scocciatori ancora più preciso. Soluzioni utili per quanto riguarda le chiamate ricevute su smartphone, ma che non possono aiutarci per quanto riguarda i telefoni fissi.
Per la telefonia di casa bisogna affidarsi ad apparecchi esterni e non a software, da collegare tra la linea telefonica e il telefono. Costano circa 50 euro e richiedono che gli utenti inseriscano tutti i numeri di telefono degli scocciatori manualmente. Per farli funzionare, quindi, è necessario attivare l'identificazione dell'ID di chiamata con il proprio operatore. Questa tipologia di blocchi ha però un lato negativo: visto che il numero chiamante viene comunicato dopo il primo squillo, questo sarà comunque emesso dal telefono, che in seguito verrà zittito dal call blocker.