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Italia-programmi.net, multa milionaria per condotta ingannevole

L’Antitrust punisce con una multa pesantissima la società che gestiva il sito dove era possibile scaricare gratuitamente (solo in teoria) migliaia di programmi. Truffati oltre 25mila utenti.
A cura di Angelo Marra
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L'Autorità Garante della Comunicazione e del Mercato ha rilasciato recentemente un comunicato in cui afferma di aver “sanzionato la società Estesa Limited, con sede alle Seychelles, con una multa per complessivi 1.500.000 euro. Le pratiche commerciali ingannevoli e aggressive messe a punto dalla società attraverso il sito www.italia-programmi.net hanno coinvolto, a oggi, oltre 25mila consumatori che si sono rivolti all’Autorità anche tramite Contact Center e Web Form”.

La truffa era quella delle più celebri ormai in rete. Migliaia di utenti digitano ogni giorno su Google il nome del programma o dell'applicazione che desiderano affiancato alla parola gratis. L'intento è quello di scaricare illegalmente software a pagamento, e il sito Italia-programmi.net (basta fare una semplice prova) risulta sempre essere tra i primi risultati visualizzati.

Una volta attratto l'utente sul sito, questo veniva invitato a compilare un forum in cui non era necessario inserire numeri di carta o coordinate bancarie, il tutto per convincere gli incauti internauti della totale gratuità del servizio.

In realtà sul sito, con un'evidenza minima rispetto al resto delle pagine, era presente un'area dedicata ai termini di servizio per la sottoscrizione di un abbonamento addirittura biennale (lo stesso Antitrust afferma nella sentenza che "la pagina di registrazione riportava i termini dell’abbonamento con un’evidenza grafica non sufficiente ad una loro immediata comprensione").

Sì, perchè chi compilava il forum veniva automaticamente abbonato al servizio e dopo pochi giorni cominciavano ad arrivare a raffica comunicazioni cartacee e via mail in cui si invitava, con toni più o meno minacciosi, a pagare la quota di 96 euro “prevista”.

La minaccia era quella di azioni legali contro gli utenti inadempienti, tuttavia come comunicato dallo stesso Tribunale che ha condannato l'azienda, “non risulta che Estesa  – la quale non si è neppure difesa nel procedimento di fronte all’Autorità – abbia intrapreso alcuna azione legale nei confronti dei consumatori “vittime” delle pratiche commerciali scorrette accertate e che non abbiano pagato quanto da essa preteso”.

In poche parole solo vuote minacce, ma sufficienti ad intimorire molti utenti che hanno preferito pagare. Alcuni di loro però non si sono scoraggiati e si sono rivolti alle autorità, con il risultato che la truffa è stata scoperta e Estesa condannata ad una multa pesantissima, 1,5 milioni di euro, molto più alta dei 100.000 che il Tribunale ha quantificato come bottino

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