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L’Agcom apre alla rete?

Passo indietro dell’organo per le Garanzie nelle Comunicazioni: aperto un canale pubblico di ascolto. Continuano i dubbi degli utenti e degli esperti.
A cura di Vito Lopriore
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A fine Settembre, inizio Ottobre prossimo, e' attesa la delibera finale dell'AgCom in materia di diritto d'autore sopratutto applicata al web. Corrado Calabro', presidente dell'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni, nel mese di Luglio ha presieduto davanti alle Commissioni Cultura e Comunicazioni del Senato per spiegare meglio la nuova normativa contro la pirateria online e l'abuso del diritto d'autore.

Tech Fanpage ha documentato ampiamente la vicenda AgCom relativa al web italiano, inizialmente seguendo le critiche degli stakeholder, i messaggi su Twitter, i commenti sui social network sia dei professionisti del settore che dei semplici utenti. Calabro', nella prima audizione al Senato, aveva definito quello della rete come «un mare di iniziative che sono piu' un megafono che un territorio di discussione», aggiungendo ironicamente che «il sonno della ragione genera mostri».

Intanto la rete ha continuato a mobilitarsi, confrontandosi sui social media anche rispetto all'opinione di esperti, giornalisti, politici e docenti in materia giuridica digitale, dando vita a veri e propri eventi, come "La notte della Rete", per esprimere il proprio dissenso contro la delibera. L'AgCom, all'inizio scettica, ha dovuto porre un orecchio d'ascolto alle lamentele e alle perplessita' proprio di chi vedeva in pericolo la libera circolazione delle idee ed una privazione maggiore alla partecipazione democratica dei cittadini.

Cosi', nei primi giorni di Agosto, l'Autority ha fatto un passo indietro: sul canale Twitter (@AGCOMunica) ha diffuso la notizia che sul sito istituzionale ha posto uno spazio di consultazione pubblica in merito alla tutela del diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica. Ha pubblicato online un'edizione monografica e la rassegna stampa dove ci sono i contributi di esperti del settore, avvocati, giornalisti che cosi' hanno espresso la loro opinione anche non conforme ai presupposti giuridici e normativi dell'Agcom.

L'iniziativa e' volta a una forma di consultazione integrata con tutti i cittadini e chi volesse esprimere una opinione al riguardo, infatti l'Autorita ammette  «La fase di consultazione pubblica e di dibattito arricchisce tutte le parti e consente di tendere ad un continuo miglioramento». Garantendo la massima trasparenza, e' aperto uno spazio libero di contributi invitando a mandare opinioni critiche all'indirizzo email forum@agcom.it che certo, come osserva Pierluigi Cardone sul Fatto Quotidiano, non e' un vero e proprio forum online, ma almeno una prima forma di apertura verso l'esterno.

Luca Nicotra, segretario di Agora' Digitale che si e' scontrato molto contro la policy dell'Agcom sostenendo che una delibera del genere darebbe all'organo istituzionale dei poteri incostituzionali che potrebbero minare e manipolare le informazioni e l'uso di Internet in generale, organizzando anche "La notte della Rete" con piu' di 90mila persone collegate online, ha dichiarato «Indubbiamente e' un passo avanti che sottolinea l'importanza della nostra mobilitazione. Certo, una cosa e' una newsletter un'altra e' il Parlamento che rimane l'unico luogo deputato a legiferare su determinate questioni». Accusando implicitamente l'Agcom, che agirebbe su mandato politico e dunque non in rispetto di tutte le parti, super partes come dovrebbe essere il Parlamento, di prendere decisioni da sola, oscurando siti, su richiesta di qualche politico o partito spaventato dal potere crescente di Internet e sopratutto dei social media, come dimostrano le ultime elezioni amministrative di Milano.

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