L'intelligenza artificiale al servizio di chi poltrisce invece di lavorare. È l'idea alla base del software sviluppato da Hiroki Nakayama, un programmatore che ha dato vita ad un sistema in grado di riconoscere l'arrivo del capo e rendere automaticamente lo schermo del proprio computer "adatto" alla situazione lavorativa. Insomma, se sul computer di lavoro si hanno aperti social network, video o chat, all'avvicinarsi del boss il sistema fa sparire tutto in maniera automatica, sostituendo le finestre compromettenti con fogli di lavoro, schemi e documenti che danno una parvenza di lavoro.
Il progetto di Nakayama sfrutta un software di riconoscimento facciale che, grazie ad una videocamera, è in grado di riconoscere il volto del capo. Questo è reso possibile dall'utilizzo di due librerie open source: OpenCV e Keras, deputate rispettivamente alla visione digitale e alla rete neurale in grado di riconoscere le persone. Questo sistema viene in seguito sfamato con innumerevoli fotografie di una persona – in questo caso il capufficio – ritratta da diverse angolazioni e situazioni di luce. L'ultimo tassello è proprio la videocamera: è attraverso il feed video che il software è in grado di riconoscere quando il capo si sta avvicinando.
Se lo fa, il software mostra sullo schermo del computer un'immagine ritraente documenti di lavoro, nascondendo tutte le attività "ludiche" che in realtà sta svolgendo il dipendente fannullone. Nakayama ha pubblicato il progetto su GitHub, in modo da consentire agli altri sviluppatori di scaricarlo e adattarlo alle proprie esigenze. L'idea alla base dell'iniziativa non è poi così diversa dai vari pulsanti "anti-capo" che è possibile configurare in ufficio. In breve, quando si individua il boss in avvicinamento si preme un pulsante per nascondere tutte le finestre compromettenti, sostituendole con fogli e documenti più consoni al luogo di lavoro. In questo caso, invece, è l'intelligenza artificiale a sobbarcarsi il compito di rilevare la minaccia.