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Truffe telefoniche, ecco la chiamata che ruba 15 euro in 5 secondi

Basta un messaggio e la truffa è servita. Questa volta niente malware camuffati da link o immagini in allegato, ma un semplice SMS che avverte il proprietario del telefono di aver ricevuto una chiamata urgente. E in 5 secondi si perdono 15 euro.
A cura di Marco Paretti
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truffe telefoniche

Basta un messaggio e la truffa è servita. Questa volta niente malware camuffati da link o immagini in allegato, ma un semplice SMS che avverte il proprietario del telefono di aver ricevuto una chiamata urgente. “Ti ho chiamato alle ore 8.10, è urgente. Chiama l’899…” recita il messaggio, riportando un numero di telefono da richiamare che, ovviamente, è a pagamento. Una truffa da milioni di euro sfruttata da decine di società, tra cui una che ad ottobre è stata processata per aver truffato gli utenti sottraendogli oltre 350 mila euro. È il business delle numerazioni 899 riportato dal Corriere della Sera, che cita un mercato delle truffe da 600 milioni di euro all'anno.

In questo caso la procedura è semplice: se chi chiama il numero indicato nel messaggio non riaggancia, dopo cinque secondi gli vengono addebitati 15 euro. Una vera e propria truffa che non garantisce ricavi solo alle aziende coinvolte, ma anche agli operatori telefonici che quelle numerazioni le vendono ai Centri Servizi. In questo modo quei 15 euro finiscono sì nelle tasche delle aziende fornitrici dei contenuti, ma anche in quelle degli operatori e dei Centri Servizi. In questo modo si crea un circolo complesso che rende difficile capire chi è il responsabile di queste truffe. E, soprattutto, non gli impedisce di agire una volta che la numerazione viene bloccata: semplicemente passa ad un altro numero.

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Dagli operatori, in questo caso, non c'è quasi mai trasparenza. Per mancanza di controllo sulle proprie reti l'Agcom ha sanzionato le compagnie per circa 10 milioni di euro negli ultimi quattro anni. "Telecom era perfettamente a conoscenza di quello che facevano i miei clienti" ha spiegato l’avvocato Francesco Giuseppe Catullo, difensore del centro servizi Gestel. "Era un’informazione che risultava nella dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà sottoscritta dal rappresentante legale del predetto Centro servizi che veniva allegato al contratto di fornitura sottoscritto tra Telecom e Gestel". Insomma, l'operatore sapeva e dalla Gestel avrebbe guadagnato un milione di euro in due anni.

"Non solo Telecom sapeva ciò che facevamo e come lo facevamo" continua S.A., delegato della Gestel ai rapporti con Telecom. "Ma quando c’era l’eventualità che una numerazione venisse bloccata, perché magari qualche utente aveva denunciato la frode, la stessa compagnia telefonica ci invitava a passare su altre numerazioni per evitare che le bloccassero i soldi". Ora resta da capire la reale posizione dell'operatore, che sebbene ne denunciasse i comportamenti illeciti, continuava a intrattenere con le aziende rapporti commerciali e a trarne benefici economici.

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Una truffa che continua ad affidarsi agli SMS nonostante nel corso degli ultimi anni le frodi siano passate allo sfruttamento dei sopracitati link. In questo caso basta un click su un contenuto sbagliato per abbonarsi involontariamente a servizi a pagamento che pian piano sottraggono grandi cifre agli ignari utenti. "Oggi la maggiore preoccupazione è data dagli acquisti tramite internet" ha spiegato Mario Staderini, direttore dell’ufficio Tutela dei consumatori dell’Agcom. "Si pone un problema che riguarda sia la modalità con la quale viene acquisito il consenso ma anche l’ingannevolezza delle informazioni fornite". Proprio per sottolineare l'importanza del consenso l'Agcom ha pubblicato una delibera nella quale impone ai responsabili dei servizi a pagamento di richiedere l'esplicito consenso prima di addebitare costi agli utenti. l'Autorità chiede anche bollette trasparenti e una procedura di rimborso più semplice e immediata.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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