Quando si pensa alla fantascienza, specie in ambito letterario, è impossibile non parlare di Isaac Asimov, autore di diverse opere ambientate in quello che per lui era il futuro e per noi è, semplicemente, il presente. Anticipare i tempi, soprattutto nel campo tecnologico, è sempre rischioso e raramente chi ci ha provato ha davvero azzeccato le previsioni. Basti pensare a film come 2001: Odissea nello spazio o libri come 1984: nel 2016 non siamo né coinvolti in lunghi viaggi spaziali d'esplorazione (con umani, sia chiaro) né all'interno di una società sottomessa e sotto continua sorveglianza di massa (no, ok, Orwell qualcosa l'aveva capito). Analizzando il lavoro di Asimov, però, emerge che già nel 1964 lo scrittore aveva dipinto un futuro che, seppur in maniera più sfumata, rappresentava uno spaccato piuttosto fedele della nostra vita attuale. Almeno per alcuni aspetti, nemmeno troppo scontati. Ecco, a 24 anni dalla sua morte, 7 "previsioni" che si sono avverate.
1. Facebook, YouTube, Google e Wikipedia
Oltre a produrre un gran numero di libri, Asimov era un editorialista piuttosto prolifico. In uno dei suoi articoli, chiamato Future Fantastic e pubblicato nel 1989, Asimov ha predetto realtà come Facebook, YouTube e Google ancor prima che Tim Berners-Lee creasse il World Wide Web. "I network di computer consentiranno agli umani di essere più creativi che mai" si legge nel testo. "Le librerie, per esempio, si sposteranno nelle case degli utenti. I ragazzi di domani avranno un mezzo potentissimo per soddisfare la propria curiosità". Già, perché oltre a social network e motori di ricerca, Asimov aveva predetto anche l'avvento di Wikipedia. A proposito del pubblicare i propri contenuti sul web – attraverso piattaforme come Facebook e YouTube – lo scrittore scriveva che "molti di noi cantano sotto la doccia, recitano in produzioni amatoriali o ballano durante le sfilate. Nel 21esimo secolo un terzo della società sarà impegnato nell'intrattenere i restanti due terzi". Come? Sulla Rete, ovviamente.
2. Le intelligenze artificiali
Forse l'elemento più conosciuto di Asimov, insieme ovviamente alla robotica. Lo scrittore non solo ha descritto con minuzia il funzionamento dei robot, ma ne ha anche limitato le operazioni alle ormai famose tre leggi della robotica. Il motivo è semplice: nei suoi libri le intelligenze artificiali possono essere pericolose se lasciate "libere", proprio come sostengono attualmente molte figure del settore tecnologico. Nel 2016 non siamo ancora arrivati ad avere un'intelligenza artificiale davvero "intelligente", ma il dibattito si fa sempre più pressante: serviranno anche a noi le tre leggi della robotica? In realtà Asimov aveva predetto anche questo, spiegando che nel 2014 i robot non sarebbero stati ancora davvero avanzati.
3. I veicoli autonomi
Il grande trend dei prossimi anni, sia in ambito tecnologico che automotive. I veicoli autonomi sono attualmente in fase di studio presso le maggiori aziende, come Google e Tesla, ma di questi mezzi se ne parlava già nei libri di Asimov. Macchine dotate di "cervello robotico", così venivano chiamati nelle sue opere i veicoli che consentivano di viaggiare senza dover toccare i comandi. Tra gli altri mezzi previsti da Asimov figurano Jetpack e hovercraft.
4. Le videochiamate
Qualche anno fa, prima dell'avvento degli smartphone, in molti si ricorderanno il periodo in cui le videochiamate sono davvero sbarcate sul mercato italiano grazie in particolare ad un operatore tuttora attivo. È solo in seguito all'arrivo degli smartphone, però, che le videochiamate sono diventate davvero di massa e, soprattutto, gratuite. La prima videochiamata transcontinentale, in realtà, risale al 20 aprile 1964 e sicuramente ha ispirato il lavoro di Asimov, che però ne prevedeva una diffusione nettamente più ampia. Anche perché al tempo la bolletta era salatissima: una videochiamata da Washington a New York costava circa 118 dollari attuali.
5. I robot casalinghi
Asimov aveva predetto, tra le altre, due cose in particolare: robot che mantenessero pulita la casa e robot in grado di preparare il caffè. Entrambe le previsioni si sono in parte avverate: grazie ai robot di pulitura possiamo spazzare il pavimento senza nemmeno essere in casa, mentre le macchine del caffè programmabili – e connesse al web – ci consentono di scaldare la bevanda in qualsiasi momento. Certo, quelli previsti da Asimov erano più complessi, ma nel 2016 non possiamo fare altro che accontentarci.
6. Gli smartphone
Di certo tra le previsioni dello scrittore non potevano mancare i dispositivi più importanti dell'ultimo secolo. Nelle sue opere non si chiamavano smartphone, ovviamente, ma i riferimenti ai "computer miniaturizzati" erano molti ed evidenti. Per Asimov sarebbero diventati un elemento cruciale della vita moderna: nelle storie la loro funzione era quella di essere dei piccoli "cervelli" per i piccoli robot in grado di aiutare le persone in ogni momento. Proprio come ormai fanno gli smartphone in praticamente ogni aspetto della nostra vita.
7. Il Digital Divide
Insieme agli aspetti positivi, Asimov aveva predetto anche quelli negativi legati alla tecnologia. "Non tutta la popolazione mondiale godrà della tecnologia futura" si legge nelle sue opere. "Una grossa porzione ne sarà esclusa e questa sarà nettamente più arretrata rispetto al resto della popolazione". Insomma, tra le altre cose Asimov è riuscito a prevedere anche il cosiddetto Digital Divide, cioè il divario che separa chi ha accesso alla tecnologia e chi ne è escluso parzialmente o totalmente.