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5 cose che non ricordi dell’LG U900, il cellulare che voleva essere una televisione

Ben prima che i nostri smartphone diventassero gli schermi preferiti per guardare video a casa e in mobilità, l’LG U900 aveva provato a trasformarsi in una televisione.
A cura di Marco Paretti
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Ben prima che i nostri smartphone diventassero gli schermi preferiti per guardare video a casa e in mobilità, un cellulare aveva provato a trasformarsi in una televisione. Stiamo parlando dell'LG U900, un cellulare nato nel 2006 – quindi ad un passo dall'uscita del primo iPhone e alla nascita degli smartphone – e famoso per il suo particolare schermo girevole. Ma, soprattutto, per le funzionalità di streaming video che lo rendevano una sorta di televisione tascabile. Certo, al tempo non si poteva pe stare di guardare i video attraverso la lentissima connessione telefonica, quindi ci si doveva accontentare dell'antenna integrata. Con risultati non sempre eccezionali. Ecco 5 cose che non ti ricordi dell'U900.

1. Lo schermo girevole

L'U900 é stato il primo tivufonino commercializzato in Italia da Tre in collaborazione con LG. Il suo punto forte era sicuramente lo schermo: ideato appositamente per poter guardare programmi televisivi, poteva essere girato per adottare una visione orizzontale più adatta ai format video. Fino ad allora i cellulari ave amo sempre proposto schermi più alti che larghi. Si trattava di un display a 262 mila colori, con una risoluzione di 320 x 240 pixel che all'epoca sembrava incredibilmente definita.

2. La tastiera nascosta

Lo schermo del telefono non andava girato solamente per guardare la televisione, ma anche per poter accedere alla tastiera completa e alla fotocamera frontale. In questo modo scrivere un messaggio era più semplice perché il testo andava a collocarsi su meno righe rispetto ai cellulari tradizionali. Era come avere un telefono a conchiglia, solo che il movimento era circolare. Con lo schermo in verticale era invece possibile accedere ai tasti di navigazione e quelli per rispondere alle chiamate, oltre a pochi pulsanti per le funzioni di base.

3. Le videochiamate

Nel 2006 Tre stava ancora puntando molto non soltanto sulla possibilità di guardare la televisione dal telefonino, ma anche sulle videochiamate, una funzione che l'operatore ha proposto in quasi tutti i telefoni appartenenti alla sua linea. Anche L'U900, ovviamente, proponeva questa possibilità, peraltro resa più comoda dal fatto che lo schermo si girasse in orizzontale.

4. L'antenna estraibile

Il fatto di poter utilizzare il cellulare come una televisione senza sfruttare l'allora lentissima connessione telefonica imponeva la necessità di sfruttare una normale antenna. Questa, magicamente scomparsa in tutte le pubblicità del telefono, andava in realtà estesa ogni volta che si intendeva guardare la TV. Era posizionata nel retro del dispositivo ed era estremamente fragile. E anacronistica.

5. L'Autonomia (ridotta)

La batteria al litio in dotazione era da 1.000 mAh, che oggi non basterebbero nemmeno per una manciata di ore passate a visualizzare Facebook. Al tempo, però, era più che sufficiente e garantiva un'autonomia di 130 ore in modalità di stand-by, di 4 ore di conversazione e fino a 2 ore di ricezione dei programmi TV. Già da quest'ultimo elemento era possibile aspettarsi quello che poi è diventato il futuro: tante funzioni, ma un'autonomia molto ridotta.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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