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A Istanbul si può prendere la metropolitana pagando con bottiglie di plastica

In una delle città maggiormente in difficoltà nel riciclaggio dei rifiuti come Istambul giungono delle nuove macchine in grado di riciclare le bottiglie d’acqua usate, in cambio chi le consegna otterrà un rimborso della carta per i trasporti pubblici, un’idea che mira a motivare la cittadinanza ai vantaggi concreti del riciclo.
A cura di Juanne Pili
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A Istanbul sarà possibile prendere la metropolitana e altri mezzi pubblici pagando le corse con bottiglie d’acqua usate, questo grazie all’introduzione di apposite macchine per la raccolta della plastica, denominate Smart Mobile Waste Transfer Machine. L'iniziativa parte proprio in una città dove le politiche di riciclaggio non hanno ancora sortito risultati soddisfacenti, ma la municipalità non sembra volersi arrendere.

Una motivazione concreta al riciclo

L’iniziativa è del comune di Istanbul. La città da sola produce in media 17.000 tonnellate di rifiuti al giorno, di queste solo 6.000 finiscono negli appositi centri per la raccolta differenziata ed il riciclaggio. Ed è proprio lo scarso impatto che ha avuto la filosofia del riciclo in questa città a motivare l’iniziativa, che si spera dia una motivazione concreta alla cittadinanza. Non bastano infatti le campagne di sensibilizzazione se le persone non vedono i vantaggi del riciclo in concreto, nella loro vita quotidiana. Il comune progetta di installare almeno 100 macchinari entro la fine dell’anno. Sulla base delle bottiglie consegnate si otterranno crediti equivalenti nelle apposite “Istanbulkart”, utilizzate per il trasporto pubblico.

Come funziona la Waste Transfer Machine

Queste macchine dotate di una interfaccia elettronica in grado di riconoscere e ordinare i rifiuti, schiacciano le bottiglie per ottimizzare lo spazio, depositandole in un apposito contenitore. I pendolari riceveranno così i loro crediti nella carta per i trasporti pubblici, che non riguardano quindi solo la metropolitana. Si tratta di uno scambio ragionevole, considerando il fatto che da ogni bottiglia di plastica può essere ricavata abbastanza energia da alimentare una lampadina da 60 watt per diverse ore. Si tratta di un sistema che va ad inserirsi nel più ampio ambito delle Smart City, una nuova filosofia energetica pensata proprio in vista dell’esaurimento delle risorse fossili, dove gli elettrodomestici delle nostre case ed i mezzi di trasporto saranno collegati tra loro in una sorta di web, con tanto di appositi browser, per poter ottimizzare il consumo di energia e riciclare il più possibile dai nostri rifiuti.

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