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Opinioni

Come effettuare gli acquisti online con cognizione di causa ed evitare le truffe [VIDEO]

Con la costante crescita del numero di italiani che effettua acquisti online, aumenta il rischio di cadere vittima di una delle tante truffe informatiche. Ma acquistare in rete in sicurezza e con cognizione di causa è possibile, grazie a una serie di accorgimenti che per quanto possano sembrare in alcuni casi scontati, sono davvero importantissimi.
A cura di Dario Caliendo
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Il Natale è alle porte, e per quanto abbiano sempre il loro fascino le luci che illuminano le vetrine dei negozi, l'atmosfera natalizia e il rito di provare tantissimi capi d'abbigliamento per poi acquistarne anche solo uno, sono sempre di più gli italiani che preferiscono effettuare i propri acquisti online, per evitare l'incredibile mole di persone che in questo periodo dell'anno diventano cintura nera di shopping e invadono strade e punti vendita, oltre che per riuscire ad acquistare oggetti difficili da trovare nel negozio vicino casa.

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Secondo le stime di Netcomm e Human Highway infatti, saranno circa 10 milioni gli italiani che quest'anno acquisteranno online almeno un regalo di Natale, e aumentano quelli considerati “Online first”, cioè coloro che compreranno i regali principalmente o esclusivamente su internet, che nel 2014 saliranno a quota 2 milioni, registrando un aumento del +35% rispetto 2013. Cifre da capogiro quindi, caratterizzata da due facce di una medaglia ben distinte tra loro, la più preoccupante delle quali è rappresentata dal reale pericolo di acquistare prodotti contraffatti da negozi online tutt'altro che affidabili o di essere vittima delle più tradizionali truffe online: insomma, parliamoci chiaro, per quanto sia emerso che molto spesso a cercare merce falsa siano gli stessi consumatori (considerando che le chiavi di ricerca "falso" e "replica" sono tra quelle più digitate in questo periodo dell'anno), la stragrande maggioranza dei consumatori del web vuole effettuare i propri acquisti in rete, senza ovviamente doversi preoccupare di cadere nella trappola di eventuali truffatori. Una cosa più semplice a dirsi che a farsi, ma possibile anche grazie a una serie di linee guida da tenere sempre a mente, con la quale sarà possibile effettuare gli acquisti online con più sicurezza e proteggersi il più possibile dalle truffe.

Utilizzare il proprio buonsenso

Può sembrare un consiglio scontato (e scusate il gioco di parole), ma non è così. D'altronde è chiaro che la ricerca di oggetti da acquistare seguiti da chiavi di ricerca come "sconto" oppure "outlet" spesso possono portare a siti di e-commerce che vendono volutamente merce contraffatta, molto probabilmente situati fuori dall'Italia (per lo più in paesi asiatici) i cui prezzi molto competitivi se in un primo momento rendono naturale chiedersi "perché fino ad oggi non si aveva mai acquistato da questo sito", superata l'euforia da (presunto) affare e tornati con i piedi per terra potrebbero significare non solo merce contraffatta, ma anche ingenti dazi doganali da pagare quando si riceve la merce.

Inoltre è meglio evitare i siti nei quali vengono applicati sconti eccessivi, tenendo sempre presente che la stragrande maggioranza dei falsificatori "nostrani" a differenza di quelli asiatici tendono a limitare gli sconti tra il 25 percento e il 50 percento, vendendo quindi alle stesse cifre degli outlet o dei negozi fisici in periodo di saldi, così da rassicurare gli acquirenti sulla bontà della merce venduta, per poi farli cadere in tranello.

Identificare il sito di eCommerce dove effettuare l'acquisto

Deciso l'oggetto da acquistare, arriva la fase più importante per effettuare un acquisto online con oculatezza: capire da chi si sta comprando. E' chiaro che qualora si stesse acquistando da colossi come Amazon, ePrice oppure dai portali eCommerce delle grandi catene come Unieuro, Mediaworld etc. ci si può mettere l'anima in pace e procedere senza troppe preoccupazioni, ma qualora si acquistasse per la prima volta da un sito del quale si conoscono poche informazioni, è molto importante informarsi sulla reale identità del venditore.

Andando oltre al consiglio di verificare sempre i feedback del venditore, qualora si acquistasse su eBay, potrà sembrare una ricerca quasi da investigatore privato, ma la prima operazione da effettuare per accertarsi della veridicità delle informazioni di un determinato venditore online è verificare la partita IVA (che deve essere necessariamente pubblicata nelle informazioni a piè di pagina): per farlo è semplicemente necessario in una sezione del sito dell'Agenzia delle Entrate (raggiungibile cliccando QUI), nel quale è possibile verificare i dati di registrazione di tutte (o quasi) le partite IVA registrate in uno dei Paesi dell'Unione Europea.

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Può essere utile anche controllare da quanto tempo è stato registrato il portale in rete, eseguendo un semplice WhoIS dell'URL inserendola in questo sito e verificando i dati corrispondenti. Infine è importante informarsi anche sulla presenza di eventuali punti vendita fisici, tramite Google Maps oppure telefonando semplicemente al servizio clienti: nel caso in cui si possa – ad esempio – ritirare a mano e pagare in contanti, molto probabilmente si potrà procedere all'acquisto a distanza con più spensieratezza (ma mai troppa).

Il metodo di pagamento

Iniziamo subito sfatando un luogo comune: il contrassegno non è un metodo di pagamento sicuro. Non per niente si tratta di una tipologia di pagamento praticamente defunta in tutto il mondo (tranne che in Italia, sia chiaro), e le motivazioni sono diverse. In primis qualora si voglia esercitare il diritto di recesso, il venditore potrebbe avere difficoltà nel rimborso e i tempi si potrebbero allungare sensibilmente. Inoltre – e questa è la cosa più importante da ricordarsi sempre – il corriere espresso che consegna il pacco e che ne ritira la cifra in contrassegno è tenuto esclusivamente ad effettuare la consegna della merce: non è assolutamente ammessa, in fase di consegna, l'apertura e l'ispezione della merce contenuta nel pacco. Quindi basta fare due conti per rendersi conto che, a differenza di quanto pensano in molti, una delle regole più importanti per difendersi dalle truffe online è quella di evitare il pagamento in contrassegno da venditori dei quali non ci si fida ancora.

Il nostro consiglio è quello di evitare anche i pagamenti tramite Bonifico Bancario a venditori sconosciuti, non solo perché l'accredito della somma pagata avverrebbe dopo almeno 24/48 ore dall'effettivo pagamento ma soprattutto perché, effettuando un pagamento tramite RID e Bonifici, legalmente è certo al 101 percento che dall'altra parte ci sia un'altra persona fisica (o un'azienda) che una volta ricevuto il pagamento, gode del diritto di mantenere la somma, con un conseguente addio alla possibilità di rimborsi e tutele in caso di truffa. Almeno non con modalità semplici e veloci. Insomma, per evitare di complicarsi la vita in caso di truffe, è meglio evitare il Bonifico Bancario.

E il pagamento tramite ricarica Postepay o Western Union, Moneygram e circuiti affini? In poche parole: è una delle più efficaci truffe online in Italia, ed è quindi da evitare assolutamente se non ci si fida del venditore. E già, perché semmai si dovesse inciampare in una truffa online nella quale il pagamento è stato effettuato utilizzando uno di questi metodi, si potrà solo accettare la cosa e dare la colpa alla propria ingenuità. D'altronde che piattaforme come eBay ne sconsiglino l'utilizzo non è una casualità. Va infatti ricordato che seppure questa modalità di pagamento non sia di fatto una donazione, e che quindi qualora il venditore sparisse dopo aver ricevuto la somma si potrebbe comunque procedere con una denuncia, la ricarica Postepay non è un pagamento tracciabile, non offre alcuna forma di recupero del denaro e – molto più importante – non permette di inserire una causale.

Per non parlare dei circuiti di trasferimento di denaro come Western Unione e affini, che vanno evitati come il più grande dei mali, proprio per la loro stessa natura: sono appunto dei circuiti di trasferimento di denaro, non dei circuiti certificati per le compravendite, e nel 99 percento dei casi qualora un sito di eCommerce richiedesse questa modalità di pagamento, si potrebbe trattare di una truffa.

E veniamo ora al caso Paypal, per molti il metodo di pagamento più sicuro di tutti. Il che è vero, ma essere il più sicuro di tutti non vuol dire essere assolutamente sicuro. La stragrande maggioranza dei consumatori ritiene le compravendite tramite PayPal sicure al 100 percento, ma in realtà le cose non stanno proprio così, perché seppur molto sicura la metodologia di protezione utilizzata dal circuito inizialmente nato da eBay, ha alcune imperfezioni che potrebbero essere sfruttate da eventuali truffatori.

Partendo dal presupposto che qualora venga effettuato un pagamento tramite PayPal e il venditore sparisse come per magia, ci sarebbe un rimborso totale, nel caso in qui il venditore dovesse inviare un pacco vuoto ad esempio, PayPal non potrebbe dimostrare quali delle due parti è in torto: nella stragrande maggioranza dei casi, per evitare un eventuale richiesta di rimborso il venditore deve semplicemente dimostrare di aver inviato il pacco, quindi nel caso in cui si trattasse di una scatola vuota o nel caso in cui non si ricevesse la spedizione, ci si ritroverebbe in un limbo dal quale difficilmente si riuscirebbe a uscire.

PayPal è comunque tra le modalità di pagamento più sicure, ma in effetti ciò che offre ai propri utenti è una sorta di "protezione aggiuntiva" che non copre tutte le tipologie di truffa. Inoltre va sempre tenuto a mente che la stragrande maggioranza delle carte di credito richiedono la contestazione della frode entro i 30 giorni dall'avvenuto addebito, le tempistiche di PayPal potrebbero essere più lunghe. Insomma, per utilizzare PayPal con cognizione di causa, il nostro consiglio è comunque quello di leggere il contratto che si stipula con la piattaforma quando ci si iscrive.

Tiriamo le somme

Più si effettuano acquisti online ricordandosi che la rete non è affatto un luogo sicuro, maggiore sarà l'oculatezza della compravendita e minore sarà la possibilità di cadere vittima di un'eventuale truffa online. Purtroppo a conti fatti, l'unica protezione reale che si può dare a questa tipologia di compravendita è quella che deriva da se stessi e dalla consapevolezza dell'operazione che si sta portando a termine, ricordandosi sempre dell'importanza dei propri dati personali (sia quelli anagrafici che quelli economici), e facendo sempre attenzione alla barra degli indirizzi del proprio browser quando si effettua un pagamento elettronico: se prima dell'indirizzo visualizzato compare la scritta HTTPS (che generalmente è in verde) vuol dire che la connessione sta avvenendo in maniera sicura e che tutte le informazioni trasmesse sono criptate, se invece dovesse comparire la scritta HTTP, vorrà dire che tutti i dati trasmessi non saranno criptati, e che in un modo o nell'altro saranno visibili totalmente a un eventuale pirata informatico.

Ma detto questo non vogliamo dissuadervi dall'effettuare acquisti online: la cosa più importante è che, come sempre, ci si renda conto dell'operazione che si va a effettuare, che si effettuino i pagamenti con cognizione di causa, e che si viva lo shopping online con una moderata spensieratezza, cercando di dare importanza a tutta una serie di fattori che molto spesso si rischia di dare per scontati.

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