AgCom, Angelo Cardani verso la Presidenza
L'economista Angelo Cardani sarà con molta probabilità il nuovo Presidente AgCom. La scelta tocca a Mario Monti in qualità di premier, orientato verso la nomina di un tecnico per chiudere la partita al più presto possibile e non alimentare ulteriormente le polemiche furiose che sono nate dopo la lottizzazione dei principali partiti che si sono spartiti le poltrone in barba al merito ed alla competenza. Monti avrebbe deciso così di mettere un proprio uomo alla guida dell'authority, un bocconiano come lui, scongiurando il pericolo di una concertazione con la politica che avrebbe dato vita inevitabilmente ad altre critiche. Non si placano infatti i j'accuse da parte dei partiti cosiddetti “minori” (Sel, Idv, Fli e Radicali) oltre che di tutto il popolo della rete, dopo il “teatrino” dei curricula e la millantata trasparenza con cui, questa volta, si sarebbe dovuto eleggere il consiglio dell'autorità chiamata a dirimere questioni così delicate come le frequenze tv e il regolamento sul diritto d'autore in rete.
ECONOMISTI ALLA GUIDA DI AGCOM E RAI – Ora Monti cerca di chiudere la faccenda evitando di alimentare ulteriori clamori, ma la scelta di un tecnico potrebbe non tutelare il premier da eventuali critiche. Cardani infatti è uno stimato esperto di economia, con esperienze di prestigio in Italia ed all'estero ma sfogliando rapidamente il suo curriculum sono poche le attinenze con il mondo delle telecomunicazioni. Insomma, fuori dalla logica dei partiti ma privo di quella competenza specifica che si auspicava dopo i disastri del passato, più o meno la stessa critica che è arrivata al premier per i rumors che vorrebbero Lucrezia Reichlin ai vertici Rai. Anche lei è un'economista di larga fama, con ben poca esperienza televisiva alle spalle però ma il suo nome sarebbe in cima alle preferenze di Monti per la guida della tv di stato. Nelle prossime ore comunque, salvo sorprese o defezioni dell'ultima ora (nel caso di Cardani non si tratta infatti della prima scelta, dopo il rifiuto di Anselmi e di De Bortoli) Mario Monti dovrebbe sciogliere le riserve e concludere la questione AgCom. A non concludersi di certo saranno le polemiche e la rabbia per l'ennesima occasione di trasparenza, puntualmente mancata.