Agenda Digitale: partono i gruppi di lavoro, ora si fa sul serio!
È trascorso un mese da quando abbiamo fatto il punto della situazione a 25 giorni dal lancio dell'iniziativa "Agenda Digitale", ed ora eccoci di nuovo qui, a raccontarvi come evolve il progetto. Si avvicina, infatti, la "scadenza" che gli stessi promotori hanno dato a se stessi e a chiunque avesse a cuore la questione: vale a dire il forum della Pubblica Amministrazione che si terrà a Roma dal 9 al 12 maggio prossimi. Dopo oltre 50 giorni di discussioni, seminari, conferenze e dichiarazioni d'intenti, partono i gruppi di lavoro per la redazione di proposte concrete. Pochi giorni fa, presso lo IULM di Milano si è tenuto il primo incontro di costituzione dei gruppi e, in quell'occasione, l'esperto di nuovi media Peter Kruger -tra i 100 promotori dell'iniziativa- ha ribadito l'importanza dell'iniziativa in oggetto specificando che:
Il digitale è strategico per il nostro futuro: in termini di creazione di nuovi posti di lavoro, aumento della competitività delle nostre imprese, fornitura di servizi più efficienti ai cittadini, produzione di cultura e innovazione e diffusione di una maggiore equità sociale. È importante come pensioni, fisco, impresa, lavoro, salute, giustizia, ambiente e tutti quei temi che sono normalmente assunti come strategici per la crescita socio-economica di un paese e la nostra ambizione è che esso conquisti pari rilevanza presso la politica e l’opinione pubblica.
Il WiFi rappresenta un caso emblematico in quest’ottica: l’anno scorso, grazie a una mobilitazione dell’opinione pubblica, dei media e dei parlamentari, questo argomento è diventato agenda. Un decreto che riguardava una questione tecnico-procedurale è arrivato in cima agli argomenti da discutere in seno al Consiglio dei Ministri e, anche se non ha ancora trovato una soluzione, crediamo che, per affrontare i temi del digitale, sia importante riscontrare sempre questo genere di attenzione affinché si possano finalmente trovare provvedimenti utili ed efficaci.
Pienamente consci di tutto questo, i gruppi hanno subito cominciato a spremere le meningi partorendo ben 22 proposte. Ciascuno degli otto gruppi -uno per ogni pilastro dell'Agenda Digitale Europea- avrà il compito di redigere un elenco di proposte per un’Agenda Digitale italiana; proposte che poi dovranno essere presentate ad esponenti politici e referenti istituzionali nel corso del forum della PA. Al momento, i gruppi sono composti dalle persone e dalle organizzazioni che si sono già fatte promotrici e sostenitrici dell'iniziativa, ma la speranza è quella di allargare il più possibile la base decisionale.