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Alcuni dipendenti Amazon sono stati costretti ad accettare turni notturni da 10 ore

Ai dipendenti di una sede in chiusura a Chicago è stato proposto un trasferimento in un altro stabilimento dove però dovranno sottoporsi a turni di lavoro che li terranno impegnati dall’una di notte a mezzogiorno. La riorganizzazione impedirà a chi accetta di occuparsi di bambini e genitori anziani. L’alternativa è perdere il lavoro.
A cura di Lorenzo Longhitano
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La pandemia di coronavirus ha costretto a casa milioni di lavoratori in tutto il mondo, motivo per cui è comprensibile che chi ha ancora un posto di lavoro sia fermamente intenzionato a mantenerlo. Nel pieno di questa situazione emergenzizle Amazon però sta chiedendo ad alcuni dipendenti di scegliere tra una nuova serie di turni di lavoro notturni da 10 ore e la perdita del lavoro.

La denuncia è arrivata da Motherboard, che ha raccolto le testimonianze dei dipendenti dell'Amazon Delivery Station DCH1 – un grande centro di smistamento a Chicago. Lo stabilimento sta per chiudere e ai dipendenti è stata data la possibilità di un trasferimento in un nuovo magazzino nella stessa area, dove però saranno sottoposti a turni particolarmente stressanti non solo dal punto di vista delle quantità di ore di lavoro, ma anche da quello della fascia oraria. I nuovi turni sono infatti programmati per iniziare all'una e venti di notte e terminare a mezzogiorno meno dieci; dal momento inoltre che la vecchia sede sta chiudendo, i lavoratori non hanno di fatto alcuna scelta diversa rispetto all'accettare i nuovi turni insieme al trasferimento oppure perdere il lavoro.

Un rappresentante dei lavoratori della sede coinvolta dalla riorganizzazione ha lamentato come l'imposizione di questi turni sia "crudele e contraria a qualunque valore di responsabilità aziendale orientata al benessere familiare"; i nuovi turni sono stati definiti impossibili dai lavoratori, in particolare proprio per chi ha famiglia: madri e padri, e chiunque debba occuparsi di parenti o genitori anziani nelle ore della mattina – soprattutto nel mezzo di una pandemia.

Da una parte non è la prima volta che i dipendenti Amazon lamentano condizioni di lavoro eccessivamente dure o insicure, e stando a quanto riporta Motherboard i turni notturni da 10 ore sono stati istituiti per incrementare l'efficienza delle operazioni sul posto di lavoro. D'altro canto a stridere con la riorganizzazione c'è il fatto che già ora Amazon può vantare guadagni come non mani nella storia dell'azienda, proprio a causa della pandemia di coronavirus. Negli ultimi mesi il distanziamento sociale ha infatti portato milioni di persone a scoprire Amazon o preferire l'azienda rispetto allo shopping nei negozi fisici. Nell'ultimo trimestre del 2020 il gruppo ha superato per la prima volta quota 100 miliardi di dollari di guadagni.

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