“Attenzione alle telefonate truffa”: allarme del Garante Privacy sui dati rubati da Facebook
Sono circa 36 milioni gli italiani coinvolti nella pubblicazione dei dati personali di mezzo miliardo di profili Facebook avvenuta negli scorsi giorni. I dati, trafugati mesi fa sfruttando una falla del social, sono ora gratuitamente a disposizione di truffatori e qualunque altro genere di criminale desideri metterci le mani sopra, motivo per cui sulla vicenda è intervenuto in queste ore il Garante per la protezione dei dati personali con una raccomandazione per gli utenti colpiti: fare attenzione a eventuali anomalie che si verificano sul proprio numero.
Cosa rischia chi è stato colpito
La pubblicazione dell'archivio di dati sottratti a Facebook è pericolosa proprio perché la banca dati si basa su una sterminata lista di nomi e cognomi abbinati al relativo numero di telefono e ad altre informazioni personali. Questo aspetto rende possibile chiamare decine di milioni di utenze sapendo già chi risponderà — un aspetto da non sottovalutare nell'ambito delle truffe telefoniche. Lo stesso vale per gli SMS di spam o i raggiri basati sul phishing, per non parlare di eventuali truffe più sofisticate che anziché partire a tappeto prendono di mira singole persone. Il garante aggiunge tra le minacce anche quella del SIM swapping, nella quale il criminale utilizza i dati personali della vittima per farsi reintestare il contratto telefonico e attivare una SIM che sostituisca quella in possesso del legittimo proprietario; lo scopo è quello di utilizzare il numero così guadagnato per avere accesso a servizi di home banking che sfruttano gli SMS come seconda chiave di autenticazione.
Come proteggersi dalle truffe
Per quest'ultima minaccia, per il Garante l'unica risorsa da mettere in campo è rimanere all'erta rispetto ad "anomalie connesse alla propria utenza telefonica": ad esempio, se il telefono non riceve più il segnale cellulare anche dove normalmente si comporta in modo adeguato. "Un tale evento — prosegue il Garante — potrebbe essere il segnale che un criminale si è impossessato del nostro numero di telefono per usarlo a scopo fraudolento". In questi casi l'ideale è contattare l'operatore telefonico e verificare che la causa del problema non sia da imputare a un illecito. Per le altre tipologie di truffa occorre semplicemente rimanere all'erta rispetto a telefonate e messaggi in entrata che non siano stati precedentemente richiesti. I truffatori possono nascondersi dietro a finte banche, brand famosi, catene di supermercati e molto altro; l'importante è verificare sempre l'autenticità di queste comunicazioni in entrata prima di dare fiducia a chi sta dall'altra parte.
Come verificare se si è stati colpiti
Il Garante ha chiesto anche a Facebook di mettere a disposizione uno strumento efficace per permettere agli utenti di verificare se il loro numero è stato sottratto illecitamente dal social insieme a nome, cognome e altri dati. Nel frattempo per effettuare autonomamente questa verifica è possibile seguire le istruzioni qui riportate.