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Amazon è accusata di copiare scarpe da un noto marchio USA

Il colosso dell’ecommerce è finito sotto accusa per aver realizzato e proposto sul proprio portale un paio di sneaker che ricalca da vicino un modello proposto da un marchio particolarmente apprezzato e riconosciuto negli Stati Uniti. Le calzature di Amazon sono molto simili ma costano meno della metà.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Nel mondo della tecnologia e in particolare in Silicon Valley si è ormai affermata una pratica controversa: rirproporre un software di successo di un'azienda avversaria, copiandolo in modo abbastanza pedissequo e spesso senza neanche modificarlo quel tanto che basta da renderlo originale. È accaduto con Instagram, che più di una volta si è ispirata ad alcune funzionalità della rivale Snapchat (e più recentemente di TikTok), mentre i sistemi operativi di smartphone e computer si rubano funzionalità a vicenda da tempo immemore. Più recentemente però Amazon è finita sotto accusa per aver copiato qualcosa di decisamente più tangibile rispetto a un software: un modello di scarpe particolarmente in voga negli Stati Uniti.

Si tratta delle Allbirds, una linea di sneaker realizzata dall'omonima startup statunitense che in pochi anni si sono costruite una reputazione invidiabile per il loro look sobrio e per la realizzazione in lana merino che le rende piacevoli e comode da indossare. Vendute a una fascia di prezzo tra i 130 e i 150 euro, da poche settimane hanno un temibile avversario nella linea 206 collective, realizzata direttamente da Amazon e messa in commercio in alcuni casi a meno della metà del prezzo. A prescindere dalla qualità del prodotto finale il problema — fanno notare i detrattori della mossa — è che le calzature risultano praticamente identiche se affiancate, e che perfino i punti di forza del prodotto indicati da Amazon (soletta in memory foam, esterno in lana) sono gli stessi che hanno reso celebre il marchio concorrente.

Perfino alcuni degli utenti soddisfatti che hanno lasciato sul sito di ecommerce la propria recensione delle scarpe hanno fatto notare di averle apprezzate proprio perché si tratta di una copia diretta ma meno costosa di un prodotto concorrente, ma dopo le prime accuse fioccate online l'episodio ha polarizzato le opinioni degli osservatori — tra chi teme che multinazionali come Facebook e Amazon non abbiano più nessuno a controllare che si astengano da comportamenti lesivi della proprietà intellettuale altrui, e chi invece ascrive la pratica a semplice concorrenza tra aziende che competono nello stesso settore.

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