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Anche Zuckerberg ha paura degli hacker e si protegge così

Che sia per paranoia o per assicurarsi un certo tipo di sicurezza, molti utenti applicano regolarmente un piccolo pezzo di scotch alla webcam integrata nello schermo del proprio computer fisso o portatile. Anche Mark Zuckerberg, “incastrato” da una foto pubblicata sul suo profilo.
A cura di Marco Paretti
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Che sia per paranoia o per assicurarsi un certo tipo di sicurezza, molti utenti applicano regolarmente un piccolo pezzo di scotch alla webcam integrata nello schermo del proprio computer fisso o portatile. Una procedura che da molti viene vista come un'inutile mossa che punta a bloccare un'ipotetica intrusione da parte di un non meglio identificato hacker. Il punto è che se ad applicare il nastro adesivo sulla webcam è un giovane studente o una casalinga preoccupata è un conto, ma se a farlo è Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Facebook, la questione diventa immediatamente più seria.

Il caso in questione è nato dalla foto pubblicata da Zuckerberg in occasione dell'annuncio del raggiungimento dei 500 milioni di utenti attivi su Intagram, acquisita da Facebook nel 2012. Nell'immagine Zuck sostiene un grande cartonato raffigurante una schermata dell'app di condivisione fotografica, con un riquadro al centro nel quale appare il CEO sorridente. Alle sue spalle, però, un elemento ha catturato l'attenzione di molti: il suo MacBook mostra chiaramente un piccolo pezzo di nastro adesivo applicato alla webcam e all'ingresso laterale per il jack delle cuffie. Quella in cui si trova Zuck nella foto, peraltro, è sicuramente la sua scrivania, come confermano precedenti interventi e streaming in diretta effettuati sulla piattaforma di Menlo Park.

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Anche il fondatore del social network più utilizzato al mondo, quindi, sembra mostrare un po' di paranoia quando si parla di privacy. D'altronde non dovremmo stupirci più di tanto: ad aprile lo stesso direttore dell'FBI, James Comey, ha affermato di fare lo stesso sul suo portatile. La motivazione dietro a questa decisione è semplice: se un hacker riesce ad introdursi in un portatile, è relativamente semplice ottenere l'accesso alla webcam e spiare il proprietario senza che questo se ne accorga. Un'eventualità particolarmente pericolosa nel caso di Zuckerberg, perché potrebbe fornire l'accesso a funzioni non ancora svelate dal social network o mostrare vulnerabilità del sistema. Insomma, Zuckerberg non è poi così distante da noi: un po' paranoico e fissato con la privacy. Se anche lui copre la webcam con del nastro adesivo, possiamo considerare questa notizia uno sdoganamento definitivo della pratica.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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