Anche Microsoft punta sul metaverso: arrivano le riunioni in realtà virtuale
Sono passati pochi giorni dalla conferenza in cui Mark Zuckerberg ha annunciato il cambio di nome del gruppo Facebook in Meta, illustrando le ambizioni dell'azienda nel mondo della realtà virtuale e in particolare del metaverso. La direzione intrapresa ha lasciato scettici parecchi osservatori, ma è stata seguita a ruota da un altro dei colossi della Silicon Valley, ovvero Microsoft. Nel corso della conferenza Ignite che si è tenuta nella serata di ieri, la casa di Redmond ha immaginato una versione del concetto di metaverso dedicata alle aziende, in cui le riproduzioni digitali degli utenti interagiscono in un ambiente virtuale come se fossero fisicamente in riunione.
Il metaverso aziendale di Microsoft
La novità farà inizialmente parte di Microsoft Teams, lo strumento di comunicazione dedicato alle aziende che da tempo sta sostituendo Skype e si integra con la suite Office realizzata dalla stessa Microsoft. L'idea è che le videochiamate organizzate sulla piattaforma possano essere gestite utilizzando degli avatar con le fattezze dei dipendenti, ovvero senza bisogno che questi si mostrino in webcam. L'idea è che questi avatar, anziché rimanere confinati ciascuno nella propria finestra all'interno della schermata della videochiamata, appaiano tutti nello stesso luogo condiviso, una sala meeting virtuale personalizzabile che Microsoft intende in futuro dotare di strumenti come lavagne elettroniche dove poter mostrare anche documenti e grafici che sarà possibile scaricare per visualizzare più comodamente.
Webcam spenta, ci pensano gli avatar
Questi ambienti si potranno navigare in prima persona anche utilizzando visori per la realtà virtuale ma, come avvenuto con la presentazione di Zuckerberg della sua idea di metaverso, è poco chiaro quanto il pubblico generico sarà entusiasta all'idea di immergersi a distanza in un ufficio virtuale. Microsoft sembra però voler adottare un approccio più graduale rispetto a quello di Meta, che potrebbe aiutare vivere le riunioni a distanza in modo meno stressante: durante i meeting gli avatar possono infatti muoversi in modo autonomo anche con la webcam spenta, poiché l'audio del microfono sarà analizzato da sistemi di intelligenza artificiale che faranno muovere la bocca e le mani dei dipendenti virtuali come se fossero loro a parlare.