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Anche Twitter vuole comprare TikTok

Microsoft non è l’unica azienda statunitense interessata a mettere le mani sulla piattaforma di condivisione video di origine cinese. Secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, anche Twitter sembra intenzionata a unire le proprie attività a quelle di TikTok, ma l’operazione potrebbe richiedere l’aiuto di investitori esterni.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Nella corsa all'acquisizione delle operazioni in occidente di TikTok il colosso del software Microsoft non è l'unico contendente: secondo quanto riportato nelle scorse ore dal Wall Street Journal, a voler mettere le mani sulla piattaforma di condivisione video ci sarebbe anche Twitter. Stando alla testata statunitense, il social network starebbe infatti conducendo delle trattative con lo sviluppatore di TikTok, ByteDance, volte a "combinare" Twitter e la variante occidentale della piattaforma di condivisione video in un unico prodotto.

La posizione di TikTok

ByteDance e TikTok stanno passando settimane tumultuose: l'amministrazione Trump è sul punto di bandire l'utilizzo dell'app sull'intero suolo statunitense e metterne a repentaglio la sopravvivenza in tutto l'occidente, a meno che un'azienda USA si faccia avanti e ne assuma il controllo. Il gruppo più quotato per candidarsi a questo ruolo per il momento resta Microsoft: la casa di Redmond ha già confermato il proprio interesse per l'operazione e sta definendo attivamente con ByteDance i contorni di una eventuale acquisizione, ma i giochi non sono ancora fatti.

Il passato di Twitter

A differenza di Microsoft, Twitter in realtà non ha confermato l'indiscrezione, e in ogni caso non potrebbe permettersi di acquisire le attività occidentali di TikTok con le sue sole forze; per farlo, dovrebbe ricorrere all'aiuto di investitori esterni. D'altro canto però il social network ha già dimostrato in passato di essere interessato a sinergie con il mondo dei contenuti video di breve durata. Nel lontano 2012, Twitter acquisì infatti Vine — una piattaforma per video brevi da soli 6 secondi, che ebbe un grande successo presso un ristretto pubblico di appassionati ma non riuscì a conquistare il grande pubblico.

Il caso Vine

Sia per la vitalità e l'originalità dei contenuti pubblicati che per il bizzarro formato da 6 secondi, molti considerano Vine una sorta di precursore di TikTok; alcuni si chiedono perfino se quest'ultima piattaforma sarebbe mai esistita, se solo Vine non avesse chiuso i battenti nel 2016. Ovviamente questo aspetto non è sufficiente a garantire a Twitter una corsia preferenziale nelle trattative per acquisire la porzione di TikTok in attività al di fuori della Cina; in ogni caso l'eventuale operazione dovrà concretizzarsi in tempi relativamente brevi: il provvedimento che metterà al bando TikTok negli Stati Uniti entrerà infatti in vigore il 20 settembre, e stando all'amministrazione Trump per quella data la piattaforma dovrà avere un nuovo proprietario.

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