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Le applicazioni che fanno scaricare la batteria di smartphone e tablet

Uno studio congiunto tra l’Università di Helsinki e l’Università di Berkeley, ha permesso di stilare una vera e propria classifica con le applicazioni più affamate di energia.
A cura di Dario Caliendo
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Quasi il 10 percento delle applicazioni installate in smartphone Android e iOS consuma troppa batteria, mentre almeno un altro 5 percento lo farebbe solo in particolari condizioni d'utilizzo. Sono questi i dati raccolti in un progetto congiunto realizzato dall'Università di Helsinki (Finlandia) e l'università di Berkeley (California, Stati Uniti d'America) grazie a Carat, ad un'applicazione pubblicata da tempo in Play Store e App Store, che sarebbe stata sviluppata in maniera tale da riuscire a eseguire una vera e propria analisi dei processi attivi in tutti i dispositivi mobili e analizzarne il consumo energetico.

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Secondo quanto riferito dai ricercatori, nel 2 percento delle applicazioni analizzate in iOS e nel 12 percento delle applicazioni analizzate in Android, Carat avrebbe riscontrato consumi di batteria "sempre elevati", mentre la percentuale di quelle "anomale a tratti" e del 5 percento in entrambi i sistemi opreativi: un dato non troppo allarmante quindi, se non fosse che quasi il 48 percento dei dispositivi analizzati dagli studiosi ne avrebbe installata almeno una.

Le applicazioni che consumano più batteria sono quelle per le videochiamate, per la visualizzazione di film e per l'ascolto delle web radio, oltre ovviamente ai giochi in 3D che sfruttano la GPU integrata nel dispositivo. C'è poi un'altra categoria di applicazioni, composta da "quelle che danno un'anomalia energetica": si tratta delle applicazioni che di solito hanno un consumo normale per la maggior parte degli utenti, mentre in particolari condizioni di configurazione iniziano a utilizzare più energia della media, e non solo in base all'utilizzo, ma anche per problemi e bug di programmazione.

Dal rilascio di Carat nel Play Store e nell'App Store, gli utenti a scaricare l'applicazione sono stati più di settecentocinquantamila. Un numero importante, che ha dato la possibilità agli studiosi di censire oltre 330 mila applicazioni per i sistemi operativi di Google ed Apple, e di stilare una prima classifica (raggiungibile cliccando QUI) nella quale sono state elencate le peggiori dal punto di vista del consumo di batteria.

L'applicazione che consuma di più in Android è Superuser, che serve per gestire i permessi di root in tutti i dispositivi che sono stati "sbloccati" dagli utenti più esperti: disattivando l'app, in media si potrebbero guadagnare circa 200 minuti in autonomia della batteria.

Molto meglio su iOS, dove l'applicazione che consuma di più è Waze, il navigatore sociale da qualche anno acquisito da Google, il cui utilizzo accorcia l'autonomia del dispositivo di circa 68 minuti, ma anche Skype e l'applicazione Musica ridurrebbero sensibilmente l'autonomia di iPhone, iPad e iPod Touch.

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