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App Io, i dirigenti pubblici che non si adeguano entro febbraio rischiano sanzioni

I dirigenti pubblici che non si adegueranno al processo di trasformazione digitale e non renderanno disponibili i servizi online attraverso l’applicazione Io rischieranno sanzioni a partire dal 28 febbraio 2021.
A cura di Marco Paretti
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I dirigenti pubblici che non si adegueranno al processo di trasformazione digitale e non renderanno disponibili i servizi online attraverso l'applicazione Io rischieranno sanzioni a partire dal 28 febbraio 2021. È questo il termine massimo entro il quale dovranno adeguare i sistemi per poter supportare l'applicazione lanciata pochi mesi fa e che consentirà di accedere appunto ai servizi della Pubblica Amministrazione e alla piattaforma di pagamenti PagoPA, che diventerà esclusiva dell'app Io.

Il decreto semplificazioni chiede infatti alle pubbliche amministrazioni che i loro servizi siano disponibili online proprio attraverso l'app Io, che a partire dal prossimo anno diventerà il punto di riferimento unico per quanto riguarda la fruizione digitale della PA, anche e soprattutto per quanto riguarda i pagamenti. La novità (e di conseguenza le eventuali sanzioni) riguarda tutti i soggetti pubblici a esclusione dei gestori di servizi pubblici e delle società a controllo pubblico. Il decreto prevede una speciale esenzione solamente nel caso in cui PagoPa Spa rilevasse dei reali impedimenti di natura tecnica.

Da Io transiteranno quindi tutte le istanze dei cittadini, i pagamenti, le dichiarazioni e le autocertificazioni, con l'obiettivo di semplificare il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini. Soprattutto quelli che già oggi preferivano evitare la coda allo sportello fisico per rivolgersi invece ai portali digitali della PA, che però risultavano (e in alcuni casi risultano ancora) frammentati su diverse piattaforme e diversi l'uno dall'altro. Io, invece, punta a risolvere questa situazione posizionando tutto sotto a un unico cappello.

Il termine massimo per l'avvio dei processi di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni è fisato al 28 febbraio 2021: chi dovesse presentare ritardi si vedrà segnalare una valutazione negativa della performance dirigenziale e un mancato raggiungimento di un obiettivo, con l'ipotesi di una sanzione pari alla riduzione non inferiore al 30 percento della retribuzione di risultato e al divieto di attribuire premi o incentivi.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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