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Apple, depositato il brevetto per un servizio di condivisione di musica e video

Scambiarsi musica, video e immagini legalmente attraverso i device della mela? Presto potrebbe essere possibile. È quanto messo nero su bianco dall’ultimo brevetto depositato da Apple, il quale prevede uno scambio di contenuti – anche protetti da diritti d’autore – tra amici in maniera del tutto legale.
A cura di Marco Paretti
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Apple condivisione file

Scambiarsi musica, video e immagini legalmente attraverso i device della mela? Presto potrebbe essere possibile. È quanto messo nero su bianco dall'ultimo brevetto depositato da Apple, il quale prevede uno scambio di contenuti – anche protetti da diritti d'autore –  tra amici in maniera del tutto legale.
Secondo i documenti il sistema funziona in maniera simile all'ormai noto AirDrop, che permette ai possessori di iPhone, iPad e Mac di condividere documenti e altri contenuti attraverso il WiFi, a patto che essi non siano protetti da DRM. Nello scenario previsto dal brevetto, invece, i file potranno essere condivisi con altre persone in possesso di una licenza.

"Offrendo, attraverso la condivisione locale, i contenuti ad un costo minore è possibile incoraggiare gli utenti a scambiare i contenuti digitali e ad autorizzare le copie" si legge nel documento che accompagna il brevetto "Questa condivisione può ridurre la pirateria e la copia illegale proprio a causa del costo minore delle licenze".
In pratica verrebbe creato un sistema di prezzi a due livelli: da un lato il costo del contenuto presente sullo store – per esempio una canzone o un'applicazione – dall'altro il costo della singola licenza, che ci dà la possibilità di utilizzare il contenuto ma non ce lo fa scaricare dallo store.

Apple condivisione file

Per poterlo utilizzare, quindi, dovremo "scaricarlo" dal device di un nostro amico. In un gruppo di persone, per esempio, sarà necessario che solo uno acquisti il contenuto dallo store, mentre gli altri dovranno semplicemente acquistare le licenze a prezzo ridotto. Il brevetto prevede inoltre la "cessione" dei diritti di un contenuto digitale: potremo quindi acquistare una canzone o un'applicazione da un'altra persona, la quale non potrà più utilizzare il software sul suo device.

L'idea di Apple è sicuramente interessante, ma solleva anche molti dubbi: combattere la pirateria con le sue stesse armi – il sistema peer to peer – è un concetto intrigante, ma bisogna vedere come risponderanno le major discografiche. Ma anche gli utenti, i quali dovranno quasi sicuramente vedersela con sistemi di sicurezza ancora più agguerriti.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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