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Apple e il caso dell’emoji dell’abaco sbagliata

L’accusa arriva da un utente Twitter ma è supportata da alcuni esperti: l’emoji dell’abaco realizzata dai grafici Apple è inaccurato sia dal punto di vista matematico che storico. La disposizione orizzontale, unita al numero degli elementi impiegati e alla loro suddivisione, non ha riscontri in alcun oggetto realmente utilizzato nel corso dei millenni.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Dopo i casi dell'hamburger di Google e dell'insalata non vegana, un'altra emoji è finita nel mirino dei critici: si tratta dell'abaco realizzato dai grafici Apple per il sistema operativo iOS a partire dalla versione 12, accusato di essere storicamente e matematicamente impreciso. La denuncia è partita da un utente su Twitter ma ha trovato presto il supporto di storici della matematica che nel frattempo sono intervenuti nella discussione: la disposizione orizzontale delle aste, unita al numero degli elementi e il modo in cui sono suddivisi, non ha riscontri se non probabilmente in alcuni abachi giocattolo. L'emoji insomma non corrisponde a nessun oggetto mai esistito nella storia con la funzione di abaco.

Caso abaco: gli errori di Apple (e degli altri)

Anche Samsung, Twitter e WhatsApp — racconta The Verge — sono scivolate sullo stesso problema: si sono ispirate a strumenti occidentali (quindi con disposizione orizzontale) ma hanno sbagliato il numero di elementi disponibili in ciascuna riga; Apple però è l'unica ad aver sbagliato anche l'orientamento, disegnando in orizzontale le versioni orientali dello strumento, che venivano utilizzate esclusivamente in verticale. Le uniche rappresentazioni corrette sono quelle di Google — che ha optato per un abaco a righe con dieci palline per riga — e dell'accoppiata Microsoft-Facebook, che si rifà al modello giapponese con disposizione verticale e colonne da 4 + 1 elementi.

Il caso dell'emoji hamburger

Non è la prima volta che nascono critiche sul grado di accuratezza con il quale le emoji rappresentano i loro corrispettivi nel mondo reale, anche se l'ultima volta a finire nel mirino fu Google per una questione gastronomica. L'emoji dell'hamburger disegnata dai grafici di Mountain View per il sistema operativo Android poneva la fetta di formaggio al di sotto della carne, in una posizione effettivamente poco sensata. Nella vicenda intervenne il numero uno di della società in modo scherzoso ma deciso: nella successiva iterazione dell'emoji, l'hamburger venne sistemato come da ricetta.

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