Apple ha rimosso molte applicazioni che utilizzano – nell'icona o nel software – l'immagine della bandiera confederata. La decisione è stata presa da una moltitudine di aziende americane – tra cui Amazon, Walmart, eBay e altri – in seguito alla strage di Charleston. Tutti questi negozi, digitali e non, hanno interrotto la vendita di software e prodotti raffiguranti la croce del Sud schiavista. Molti sviluppatori hanno confermato che le loro applicazioni basate sulla guerra civile sono state rimosse dallo store, ma alcune di esse saranno ripubblicate dopo attenti controlli volti a confermare la rilevanza educativa dei software. In breve, le applicazioni che utilizzano la bandiera per raccontare la storia potranno restare sullo store.
La bandiera confederata è tornata a far parlare di sé dopo la strage di Charleston, nel South Carolina, in cui hanno perso le vita 9 persone: a poche ore dall’arresto di Dylan Roof, il 21enne ritenuto responsabile del massacro nella chiesa della comunità afroamericana, sui media campeggiavano le foto del giovane in posa con in mano la bandiera confederata, quella dei secessionisti del Sud durante la Guerra civile americana, oggi simbolo di identità per una parte della popolazione ma anche di razzismo per molti altri.
"I miei pensieri vanno alle famiglie delle vittime" ha scritto Tim Cook su Twitter. "Onoriamo le loro vite sradicando il razzismo e rimuovendo i simboli e le parole che lo incitano". La decisione è stata confermata anche dalla stessa azienda che, tramite un portavoce, ha confermato di aver "rimosso le applicazioni che utilizzano la bandiera confederata in maniera offensiva e maliziosa. Non rimuoveremo le applicazioni che utilizzano la bandiera a scopo educativo o storico". L'azienda di Cupertino non ha quindi intenzione di bandire indiscriminatamente ogni utilizzo dell'immagine, ma solo rimuovere le applicazioni che promuovono la bandiera per scopi non educativi, per esempio quelle che propongono sfondi dedicati alla croce del Sud schiavista.
I giochi rimossi nel corso delle ultime ore – molti dei quali ricostruiscono battaglie avvenute nel corso della guerra civile – dovranno superare il controllo di Apple prima di poter tornare sulla store. In un primo momento, però, il criterio seguito dall'azienda per la rimozione dei software è risultato poco chiaro, perché venivano bandite anche applicazioni a scopo educativo o storico. Malinteso poi prontamente chiarito da Apple, che ha assicurato una ripubblicazione ai proprietari delle app ingiustamente eliminate.
