E' stato intitolato "Artificial muscle camera lens actuator", è un brevetto depositato da Apple e da pochissimo è stato pubblicato nel registro dell'U.S. Patent and Trademark Office, l'ufficio dei brevetti negli Stati Uniti d'America. Proprio come suggerisce il nome, si tratta di una nuova tecnologia studiata dal colosso di Cupertino, che in futuro potrebbe sostituire tutte le componentistiche motorizzate degli smartphone, come ad esempio il sistema che gestisce la messa a fuoco e l'esposizione nelle piccolissime ottiche integrate negli iPhone e negli iPad.
Il rivoluzionario sistema brevettato dall'azienda capitanata da Tim Cook è realizzato utilizzando la tecnologia MEMS, una particolare tecnica mirco elettromedicale in grado di riprodurre artificialmente la struttura di un muscolo. Proprio grazie a questa struttura omogenea, uniforme e senza motori o parti meccaniche, sarà possibile realizzare dei nuovi sistemi di controllo per i microcomponenti dei dispositivi mobili futuri, che non solo saranno molto più veloci e silenziosi, ma elimineranno del tutto la possibilità di danni e malfunzionamenti causati da cadute e urti accidentali.
La tecnologia descritta nel brevetto depositato da Apple, consente inoltre la realizzazione di un unico sistema di controllo per la messa a fuoco e la gestione dell'esposizione, una novità non indifferente che – grazie all'utilizzo di tre piccolissimi elettrodi – potrebbe ridurre al minimo l'ingombro dei meccanismi, permettendo la progettazione e la costruzione di strutture MEMS molto più piccole rispetto a quelle tradizionali, il cui controllo avverrebbe esclusivamente tramite la variazione della differenza di potenziale del sistema composto dagli elettrodi: una tecnologia che ridurrebbe sensibilmente il consumo energetico nei dispositivi mobili e che potrebbe, contemporaneamente, permettere l'utilizzo di ottiche di dimensioni maggiori.
Ad oggi non è ancora chiaro se Apple utilizzerà questa nuova tecnologia nei prossimi dispositivi iOS: nonostante il prossimo iPhone 6 sarà caratterizzato da uno spessore sensibilmente ridotto rispetto alle generazioni precedenti, è forse giunto il momento per l'azienda di Cupertino di iniziare a guardare più avanti e studiare e progettare nuove tecnologie in grado di ridurre al minimo l'ingombro delle varie componentistiche interne dei suoi dispositivi, a favore di un'ottimizzazione energetica e costruttiva non indifferente.