Apple regina del product placement: il brand della mela domina in TV e al cinema
Secondo le stime delle più importanti fonti di informazioni sul product placement, compreso Brandcameo, gli annunci di Apple sono apparsi in dieci dei 33 film (30%) che sono in cima alla lista per ricavi negli Stati Uniti nel 2010. Al secondo posto ci sono Nike, Chevrolet e Ford che hanno pubblicato inserzioni nel 24% dei film. Al terzo posto c’è Sony, Dell, Land Rover e la Glock che appaiono nel 15% del totale.
La Apple, anche se le vendite dei prodotti, rispetto a Microsoft per esempio, sono ancora molto basse (15 milioni contro 350 milioni negli ultimi 2 anni circa), rimane un’azienda Internet di alto valore internazionale, come conferma la vasta comunità di seguaci sparsi in tutto il mondo; soprattutto videomaker, fotografi, creativi, scrittori e artisti che usano i prodotti elettronici proprio per la qualità e facilità d’uso.
Gli astronauti nell'ultima missione shuttle STS-135 nello spazio con gli iPhone
Anche la Nasa ha deciso di mandare nello spazio lo scorso 8 Luglio, per la sua ultima missione dello shuttle, 2 iPhones a bordo della navicella. L’azienda di Houston di tecnologia e ricerca, “Odyssey Space Research”, ha sviluppato infatti una applicazione iOS, chiamata Spacelab, che è stata caricata su questi telefoni. Spacelab può stimare la quota di volo, leggere i codici QR, fondamentali per le informazioni sui telefoni cellulari o smartphone, a gravità zero e misurare le radiazioni.
Questa appllicazione è anche disponibile negli App Store al prezzo di 0,99 dollari, ma i rumors dicono che abbia poche funzionalità se si è fermi sulla terra ma si potrà vedere l’evoluzione del servizio attraverso l’uso degli astronauti nei prossimi mesi.
Il product placement di Apple nel 2010
Apple è il brand più visto al cinema, e non solo: nel 2010 i prodotti del brand della mela sono apparsi in più di 50 film di cui 10 hanno avuto molto successo al botteghino. L’azienda di Cupertino è anche molto presente nelle serie tv che negli ultimi anni stanno raccogliendo sempre più pubblico. Proprio sulle serie tv è rappresentato meglio il target a cui Apple si rivolge, rispetto ai fans dei personaggi e degli attori più amati.
Possiamo vedere i prodotti iMac, MacBook pro, iPhone e iPad in “The Forgotten” con Julianne Moore, nei film di animazione di Walt Disney “Bolt – Un eroe a quattro zampe” (nella foto accanto a destra), nella celebre sitcom animata “The Simpson” o in “Modern Family” (nella foto sotto), un film di Jason Winer. Non è detto che il product placement sia a pagamento o sia frutto di un accordo commerciale con le aziende, dichiara Christopher LIoyd, co-creatore e collaboratore del film citato "The modern family": “In realtà, non c’è nessun product placement. Questo crede la maggior parte delle persone ma è sbagliato. Volevamo che Phil (un attore nel film) sembrasse davvero emozionato per il nuovo prodotto e sembrava una persona qualsiasi che lo usava, dal momento in cui è stato lanciato. Ci siamo avvicinati ad Apple dopo aver ottenuto la loro cooperazione (usando il prodotto, per esempio, sono notoriamente segreti dei prodotti prima della fase di lancio) e sono d’accordo che ci hanno dato altre piccole concessioni. Ma non ci sono accordi come un normale prodotto di product placement, cioè vi diamo x dollari e bisogna collocare queste caratteristiche del prodotto e dire cose belle su di esso. Noi non siamo angeli visto che abbiamo fatto degli accordi con altre aziende. Ma non era l’accordo con Apple. E’ stata una storia differente”. Questo vuol dire che forse in America Apple rappresenta una nuovo concetto di modernità, al di là del paternalismo simbolico rappresentato da Gates.
Le serie tv
Il brand della mela appare in svariate serie tv americane, seguite in tutto il mondo naturalmente: da E.R. a Dr. House, da Gossip Girl a Criminal Minds, da Lie to me a Dexter, da The Mentalist a Nip/Tuck solo per citarne alcune. Sia che le serie si compongano di episodi conclusivi, in cui si mantiene una trama di sottofondo ma ogni episodio rappresenta una storia con un inizio e una fine (come con Dr. House) sia che ogni episodio sia un pezzo che compone il puzzle del disegno più grande come in Lost, le serie tv attraggono molto pubblico per la varietà dei generi e argomenti trattati e la minore durata rispetto a un film, 50 minuti circa.
Le cifre della visibilità sui media nazionali e internazionali di Apple sono impressionanti; per incrementare le vendite, e competere con giganti del settore come Microsoft, Dell etc., Apple propone una nuova visione del mondo e uso dei dispositivi digitali inventandone addirittura di nuovi, con un successo planetario; cambiando le abitudini delle persone e il loro modo di rapportarsi non solo alla tecnologia ma anche alle relazioni umane ed alle proprie passioni. Ma quali persone coinvolgere e quali sono pronte ad ascoltare, è questa la sfida. La nostra generazione non sfoglia riviste, ha storicizzato l’uso della tv cambiando canale ogni volta che c’è la pubblicità e non ama i banner pubblicitari su Internet, come rapportarsi a questa nuova cerchia sociale, come suggerisce il termine usato da Google per il nuovo social network?
La scelta dell’azienda fondata da Steve Jobs è quella di legare il proprio target ai propri beniamini, pensando al loro modo di essere smart, legati a una cultura trasversale, tra tendenze nerds e fashion sempre alla ricerca di stimoli intellettuali nelle relazioni sociali. Ecco quindi Carrie (Sarah Jessica Parker) in Sex & the City, icona fashion nei panni di una donna single ispirata dall'arte, sempre alla ricerca dell’uomo ideale:
Oppure Malcom Mcdowell, mitico protagonista di Arancia Meccanica, nei panni del fondatore della setta Visualize nella serie tv “The Mentalist” che mostra nella scena un video di sorveglianza sul suo iPhone:
..o Dexter Morgan, apparentemente tranquillo tecnico della polizia scientifica di Miami..
…c'è anche la protagonista dall’animo oscuro Blair Waldorf , la cui vita e relazioni sono sempre raccontate dalla misteriosa blogger di The Gossip Girl:
Infine, per i più geek, ecco la sit-com statunitense “Bing Bang Theory”, trasmessa anche in Italia, in cui quattro giovani scienziati di diversi campi lavorano insieme al California Institute of Technology, Apple è uno dei brand più citati e rappresentati:
Conclusioni
Naturalmente questi sono solo alcuni degli esempi: una sorta di simboli culturali che diffondono il brand veicolando anche la Weltanschauung: la visione del mondo cioè dell’azienda che produce prodotti tecnologici per semplificare le relazioni sociali e la vita di tuti i giorni, invece che imporre un modello culturale con ristrette possibilità di interazione e uso tra le persone. La formazione di una community di utenti, insomma, che, condividendo le stesse passioni, sta diventando il fulcro sociale su cui si innesta il successo dei social network (Zuckerberg all’ultimo evento Product Annoucement di Facebook ha più volte ripetuto che oggi sono molto importanti e usati i gruppi sul social media): dunque non più relazioni con i media top-down (dall'alto in basso) ma narrowcasting, che si fondano cioè sui legami e la fiducia tra le persone vicine (anche virtuali). Queste connessioni possono iniziare anche dal basso (bottom-up) e tendere così a cristalizzarsi in reti sociali nuove: già nel 1908 il sociologo Simmel definì l’individuo come il punto di intersezione di molteplici cerchi (insiemi) sociali.