Durante il conto alla rovescia per festeggiare l'arrivo del nuovo anno, uno strumento in particolare si è rivelato il più affidabile, preciso e in grado di segnalare con estrema precisione lo scoccare della mezzanotte: l'Apple Watch. D'altronde il primo smartwatch della mela è sempre stato pubblicizzato – oltre che come oggetto tecnologico – come un dispositivo in grado di tenere il tempo al pari degli orologi più precisi attualmente sul mercato. Un elemento non di poco conto visto che l'obiettivo di Apple è quello di andare ad inserire il device in un mercato nel quale la precisione è talmente importante da diventare un'ossessione, dove il ritardo di un millesimo di secondo può decretare la bocciatura totale di un prodotto.
E così non sembra più tanto strano osservare in che modo Apple si assicura che il suo Watch sia in grado di mantenere la sua sincronizzazione, una procedura del tutto simile a quella utilizzata per valutare gli orologi meccanici: attraverso una videocamera in grado di registrare filmati ad alta velocità – con quindi un notevole numero di frame per secondo – grazie alla quale analizzare, frame per frame, se la lancetta dei secondi si muove senza latenza. Nonostante si tratti, in fondo, di uno schermo e non di un meccanismo fisico. I problemi di desincronizzazione si registrano infatti anche negli orologi digitali; in questo caso si parla di "Clock Skew", cioè un ritardo dovuto alla rete percorsa dai dati che, dal server, trasportano il segnale orario all'orologio.
Per evitare questo, l'intero sistema che gestisce la sincronizzazione dell'Apple Watch è governato da un vasto network di server e satelliti. In breve, sparsi per il mondo sono presenti 15 server di livello appena inferiore a quello che caratterizza gli orologi atomici – ad oggi quelli più precisi – che dialogano con i satelliti dell'US Naval Observatory, dal quale ottengono l'ora esatta. A questo punto l'input viene inviato agli iPhone di tutto il mondo attraverso la connessione ad internet e, in seguito, agli Apple Watch. Semplice? Non proprio, perché durante questo tragitto l'azienda deve applicare diversi aggiustamenti per contrastare la latenza nella comunicazione.
Il risultato è un'estrema precisione, aiutata peraltro da un oscillatore al cristallo la cui temperatura viene costantemente controllata che assicura il funzionamento della parte orologistica anche in presenza di temperature estreme. "L'Apple Watch è quattro volte più preciso dell'iPhone quando si parla di mostrare l'ora corretta" ha spiegato Kevin Lynch, VP of Technology di Apple. Una precisione peraltro valutabile in prima persona: basta mettere accanto più Apple Watch per notare che le lancette dei secondi si trovano nello stesso punto del quadrante e si muovono esattamente nello stesso modo. Una precisione eguagliata, in campo meccanico, solo da brand come Bathys e Hoptroff, che all'interno di alcuni modelli inseriscono un piccolo orologio atomico in grado di garantire un'accuratezza elevata.