Ad analizzare e ufficializzare un concetto che per i fan di Isaac Asimov non sembrerà poi tanto nuovo, ci ha pensato un gruppo di ricercatori della Boston University e della Warwick Business School che ha pubblicato una ricerca nella quale ha descritto un algoritmo che, analizzando l'enorme mole di dati generata dal web, sarebbe in grado non solo di anticipare epidemie ed eventi sociali, ma anche predire l'arrivo di una crisi economica.
Per realizzare l'algoritmo e rendere possibile l'identificazione di tutta una serie di tendenze che sarebbero collegate ad alcune ricerche effettuate sul web in un periodo precedente, i ricercatori hanno analizzato e catalogato tutte le parole pubblicate su Wikipedia, assegnandole successive a un determinato argomento, con il quale è stato creato un enorme database che è stato messo in relazione con i dati statistici analizzati su Google Trends, che includono tutte le ricerche su dati finanziari effettuate negli Stati Uniti d'America tra il 2004 e il 2013, e paragonato con l'andamento della Borsa di Wall Street: il risultato della ricerca è stato strabiliante ed è riuscito a identificare un collegamento storico tra l'ascesa delle ricerche di termini legati al business e alla finanza, con una conseguente caduta dei valori in Borsa.
"I nostri risultati" – spiega Suzy Moat, una delle autrici della ricerca – "Sono in linea con l'ipotesi che un aumento nelle ricerche relative a politica e affari potrebbe essere un segno di preoccupazione sullo stato dell'economia da parte della popolazione, che a sua volta potrebbe portare a una minore fiducia nel mercato. Questo è solo un esempio ma in linea teorica potrebbero essere trovate corrispondenze con molti altri tipi di eventi".
Non solo dati finanziari quindi, ma una vera e propria predizione del futuro (o meglio dei trend). Una scoperta importantissima per il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d'America, che da tempo sta investendo diversi milioni di dollari nella ricerca in questo campo collaborando con le più importanti università statunitensi, come la Columbia University che è riuscita a predire l'andamento dei picchi d'influenza proprio grazie all'analisi dei dati di Google Flu Trend, un ulteriore – e potentissimo – motore di ricerca del colosso di Mountain View che analizza le statistiche delle ricerche da parte degli utenti focalizzate su questa tipologia di patologia.