Dopo il CEO di Google, anche il fondatore di Microsoft vuole pagare più tasse. Lo ha spiegato durante un'intervista rilasciata alla CNN, dove ha attaccato Trump spiegando di dover pagare tasse molto più alte e che lo stesso dovrebbero fare gli altri ricchi come lui. Una critica che va a colpire proprio la riforma fiscale voluta dal Presidente Trump e che punta anche a diminuire le tasse sulle aziende e i singoli. Un approccio che, secondo una grossa fetta dell'opinione pubblica, risulta essere di parte e fortemente a favore dei più ricchi.
"Ho pagato più tasse di chiunque altro, oltre 10 miliardi di dollari" ha spiegato Gates, che ad oggi ha un patrimonio personale che supera i 90 miliardi di dollari. "Ma lo Stato dovrebbe chiedere a me e alle persone nella mia posizione di versare molto di più". Attualmente Gates è stato superato nella classifica degli uomini più ricchi del mondo da Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon. Non è una riforma progressiva, ma regressiva" ha continuato, criticando la riforma di Trump. "I più ricchi tendono ad avere maggiori benefici rispetto alle classi medie o ai poveri: stiamo andando nella direzione opposta a quella auspicabile, in cui si allarga la rete di sicurezza per i più poveri e chi sta in cima paga più tasse".
Un problema che, secondo Gates, va ad amplificare il problema della scarsa equità tra la popolazione americana. "Abbiamo un sesto della popolazione che vive in condizioni che ci dovrebbero far vergognare" conclude Gates. "Il governo si dovrebbe chiedere: ‘Perché non stiamo facendo qualcosa di più per loro?'". Pochi giorni fa il CEO di Google Sunday Pichai ha dichiarato che sarebbe felice se la sua azienda pagasse più tasse in Europa, chiedendo allo stesso tempo una riforma dell'attuale sistema fiscale. Lo ha affermato durante il World Economic Forum a Davos, dove ha spiegato che la riforma servirebbe ad affrontare i problemi relativi al fatto che alcune aziende non stanno versando la giusta quantità di imposte. Pichai ha parlato poco prima del presidente francese Emmanuel Macron, sfidando gli altri colossi del settore tecnologico a pagare più tasse.
