33 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Opinioni

Blockchain for Life: lasciare acceso il PC dell’università per aiutare la ricerca

Lasciare i PC dell’università accesi per aiutare la ricerca. È questa l’idea alla base di Blockchain for Life, un progetto basato sul calcolo distribuito promosso da Y&R Italia e sposato dall’Istituto Europeo di Design.
A cura di Marco Paretti
33 CONDIVISIONI
Immagine

Lasciare i PC dell'università accesi per aiutare la ricerca. È questa l'idea alla base di Blockchain for Life, un progetto basato sul calcolo distribuito – tecnologia attraverso la quale è possibile mettere a disposizione la potenza di calcolo di qualunque PC in modo sicuro – promosso da Y&R Italia e sposato dall'Istituto Europeo di Design. Il concetto è semplice: una volta terminate le attività didattiche, l’Ateneo offrirà il tempo e il potenziale inutilizzato dei computer per scopi scientifici. A partire da questa sera i PC dello IED non si fermeranno e grazie a un software open source – BOINC: Berkeley Open Infrastructure for Network Computing – lavoreranno tutta la notte in favore di Rosetta@home, istituto di ricerca americano che si occupa di prevedere la struttura tridimensionale delle proteine e le interazioni tra di esse.

"I giovani sono il centro del nostro mondo, li prepariamo al futuro professionale ma sentiamo il dovere di fare di più per cercare di migliorare la loro vita, la vita di tutti" ha spiegato Elena Sacco, Direttore della Scuola di Comunicazione di IED Milano. "Per questa ragione abbiamo scelto di aderire a Blockchain for Life mettendo a disposizione le risorse che abbiamo, cioè i nostri computer. Contribuire alla ricerca con Blockchain for Life non comporta alcun costo: se tutte le aziende si unissero a noi, donando il tempo inutilizzato dei propri computer ad una nobile causa, creeremmo insieme il più grande network benefico. La ricerca acquisirebbe un potere mai visto prima. E questo, a qualcuno, potrebbe davvero cambiare vita".

La scelta di Rosetta@home come destinatario non è casuale: rafforzare la ricerca in questo campo può consentire ai ricercatori di definire quali proteine sono utili alla cura di numerose malattie come AIDS, Cancro, Malaria o Morbo d'Alzheimer. L'idea alla base del progetto Rosetta@home, attivo da più di 10 anni, è quella di mettere a disposizione i PC di tutto il mondo – anche quelli di casa – nel momento in cui non si utilizzano, per esempio di notte. Se si partecipa a questa iniziativa, la potenza di calcolo viene messa a disposizione della ricerca per la previsione della struttura delle proteine.

33 CONDIVISIONI
Immagine
Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views