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Brasile, interrotto il blocco di WhatsApp: “Non era ragionevole”

Il Brasile ha interrotto il blocco di WhatsApp imposto da un tribunale di San Paolo nel corso della serata di ieri. Ribaltando la decisione, il giudice Xavier de Souza ha spiegato che “coinvolgere milioni di utenti non è ragionevole”.
A cura di Marco Paretti
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Il Brasile ha interrotto il blocco di WhatsApp imposto da un tribunale di San Paolo nel corso della serata di ieri. Ribaltando la decisione, il giudice Xavier de Souza ha spiegato che "coinvolgere milioni di utenti non è ragionevole". Nel porre fine al blocco, de Souza ha raccomandato di applicare una multa più alta all'azienda, che per due volte non ha risposto alle richieste avanzate dalle autorità in merito ad un'indagine. Un tribunale brasiliano ha ordinato il blocco di WhatsApp per 48 ore a partire dalla mezzanotte di oggi, giovedì 17 dicembre. La decisione è stata annunciata da un giudice di San Paolo, il quale ha intimato agli operatori telefonici di impedire l'utilizzo della popolare applicazione per la messaggistica.

L'applicazione per la messaggistica è tra le più popolari in Brasile, dove la povertà è molto diffusa e gli abbonamenti telefonici hanno costi estremamente elevati. Attualmente gli utenti di WhatsApp sono circa 100 milioni, pari al 93% dell'intera popolazione online, che da mezzanotte si sono ritrovati impossibilitati a comunicare attraverso il servizio. Inoltre, le aziende del settore delle telecomunicazioni brasiliane cercano da tempo di arrestare l'enorme crescita che, come nel resto del mondo, sta caratterizzando WhatsApp in Brasile, sostenendo che l'applicazione – in particolare la possibilità di effettuare chiamate gratuite – sia illegale e non regolamentata.

Il bando temporaneo ha obbligato un grande numero di utenti a cercare vie alternative per comunicare con i propri contatti. Talegram, uno dei competitor di WhatsApp, ha registrato la crescita più alta, con oltre 1,5 milioni di nuove richieste che hanno messo in grossa difficoltà l'infrastruttura del servizio. La decisione è peraltro stata fortemente criticata online, anche e soprattutto da Zuckerberg, che nel 2014 ha acquisito WhatsApp. "Questo è un giorno triste per il Brasile" ha scritto sul suo profilo. "Fino ad ora il paese è stato un alleato nella creazione di un internet libero. I brasiliani sono sempre stati tra i più attivi nel condividere la propria voce online". Pochi minuti dopo la notizia dell'interruzione del blocco, Zuckerberg è tornato a commentare la vicenda sui social network: "WhatsApp è nuovamente online in Brasile" ha scritto. "La vostra voce è stata ascoltata e il blocco è stato sollevato. Grazie alla nostra comunità per l'aiuto che ci avete dato".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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