Su iPhone è presente un piccolo dettaglio negativo che gli utilizzatori di iPhone conoscono bene: se si entra nelle impostazioni e si osserva lo spazio disponibile, una buona parte di esso è occupato da file di sistema impossibili da rimuovere.
Un elemento particolarmente fastidioso nei device dotati di soli 16 GB di memoria, la cui situazione si è aggravata ulteriormente con l'uscita delle ultime versioni di iOS. L'arrivo dell'ultimo aggiornamento del sistema operativo di Apple ha sollevato numerose critiche a causa dell'eccessivo spazio richiesto dall'installazione, che spesso ha costretto gli utenti ad aggiornare tramite iTunes.
Due ragazzi della California, però, hanno deciso di non subire passivamente la situazione e hanno fatto causa ad Apple. Secondo Paul Orshan e Christopher Endara, l'azienda di Cupertino calcola lo spazio disponibile subito dopo la formattazione dell'hard disk, ma poi iOS si riprende una grande fetta di quello spazio, in particolare con iOS 8.
"I dati di Apple sono ingannevoli perché omettono elementi che un consumatore prenderebbe in considerazione al momento dell'acquisto" si legge nel testo "Ironicamente, Apple pubblicizza iOS 8 come ‘il più grande rilascio di sempre'. Ovviamente l'azienda non si riferisce al peso dell'installazione, di cui non fa mai cenno nei suoi materiali pubblicitari".
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Secondo la causa, la differenza spazia dal 18,1% al 23,1% a seconda del dispositivo. Prendendo come esempio i modelli da 16 GB, l'iPhone 6 Plus offre solo 12 GB, l'iPhone 6 13 GB, il 5S 13,1 GB e gli iPad 12,6 GB. La differenza, tra i 3 e i 4 GB, è in effetti notevole.
I due ragazzi ora cercheranno di dare il via da una class action, accusando Apple di spingere gli utenti ad acquistare un abbonamento ad iCloud per immagazzinare i file che non possono essere conservati sullo smartphone o sul tablet.
"Usando queste subdole tecniche commerciali, Apple offre meno spazio sugli hard disk di quanto promesso per poi vendere una soluzione, iCloud, nei momenti critici: per esempio quando un utente sta cercando di scattare fotografie alla recita del figlio o ad un matrimonio" continua il testo "Per contestualizzare il tutto, ogni GB in meno equivale a rinunciare a circa 400-500 fotografie".
Non è la prima volta in cui Apple si trova a dover fronteggiare una causa di questo tipo; nel 2007 alcuni consumatori avevano accusato l'azienda di offrire meno spazio di quanto promesso sugli iPod. Una causa morta sul nascere, ma in quel caso di parlava di una differenza di circa 550 MB pari al 7,5% del totale. Una situazione ben diversa da quella critica degli iPhone e iPad da 16 GB.