Il casual game del momento potrebbe fare il grande passo. King Digital, la software house che ha dato vita al gioco più scaricato nel 2013 dagli Store di tutto il mondo, ha appena presentato la richiesta di quotazione per la New York Stock Exchange alla Securities and exchange commission, per un valore di collocamento di ben cinquecento milioni di dollari.
Controllata dal fondo di private equity Apax (che ne detiene il 48 percento del capitale) ed amministrata da Riccardo Zacconi (con il 10,3 percento del capitale), King Digital è stata fondata a Londra nel lontano 2002 ed è cresciuta rapidamente solo negli ultimi anni, grazie al potere di diffusione dei giochi per le piattaforme mobili di Apple e Google e spinta dal successo di Candy Crush Saga, che attualmente rappresenta il 78 percento del fatturato dell'azienda.
DIPENDENZA DA CANDY CRUSH – Nonostante gli esperti siano convinti che la capitalizzazione iniziale potrebbe essere superiore ai cinque miliardi di dollari, spinta anche dalla forte crescita dell'azienda nell'ultimo anno, i cui utili sono circa dodici volte quelli dell'anno scorso, la quotazione in borsa di una software house che dipende praticamente dal successo di una sola applicazione è una mossa pericolosa.
Certo, Rovio con il suo Angry Birds insegna che anche basandosi su un unico prodotto è possibile creare un vero e proprio impero, ma l'azienda che ha dato vita agli uccellini arrabiati però ha sfruttato la simpatia dei personaggi del gioco, per dare il via ad una serie di campagne e progetti ben distanti dal mondo dei videogiochi.
Basare le fondamenta di una quotazione in borsa su un unico titolo che rappresenta gran parte del fatturato dell'azienda è a dir poco rischioso, ed il leggero calo del fatturato per King Software è un campanello d'allarme che evidenzia come parte dei giocatori del casual game più virale del 2013 siano arrivati allo stremo. Ma oltre alla possibilità di introdurre nuovi livelli aggiuntivi a Candy Crush ed altri titoli che ne seguono le dinamiche come Farm Heroes Saga, con la quotazione in borsa la software house avrebbe la possibilità di aumentare indubbiamente la propria forza lavoro, in modo da diversificare l'offerta e puntare su nuovi progetti.
