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CaptionBot, l’algoritmo di Microsoft che riconosce il contenuto delle immagini

Dopo l’esperimento tristemente famoso del bot Tay, l’azienda di Redmond ha lanciato un portale che sfrutta un algoritmo per identificare persone e oggetti all’interno delle immagini.
A cura di Marco Paretti
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captionbot microsoft

Microsoft sembra essere decisa a continuare la sperimentazione sulle intelligenze artificiali con modalità piuttosto "pubbliche". Dopo l'esperimento tristemente famoso del bot Tay, infatti, l'azienda di Redmond ha lanciato un portale che sfrutta un algoritmo per identificare persone e oggetti all'interno delle immagini. Si chiama CaptionBot e consente agli utenti di caricare una fotografia per poi farla analizzare all'intelligenza artificiale, che indicherà quelli che, almeno secondo il software, sono i soggetti presenti. Gli utenti possono in seguito valutare l'analisi, consentendo al software di evolversi e imparare dai propri sbagli.

Il bot è stato realizzato dal team del Cognitive Services di Microsoft ed è in grado di riconoscere un grande numero di oggetti e persino di celebrità: se gli viene sottoposta l'immagine di una persona famosa, l'IA riesce a riconoscerla. L'algoritmo sfrutta tre diversi processi per raggiungere il risultato finale: La Computer Vision identifica gli oggetti, la Bing Image Search cerca ulteriori dettagli attraverso il motore di ricerca di Microsoft e l'Emotion individua le emozioni dei volti presenti, spaziando tra rabbia, disprezzo, disgusto, paura, felicità, tristezza e sorpresa.

Il web ha subito messo alla prova l'algoritmo cercando di farne emergere eventuali caratteristiche razziste o naziste, come avvenuto con l'esperimento su Twitter di Tay. I risultati sono stati meno drammatici rispetto a quelli del software precedente, ma sui social alcuni utenti si sono divertiti a sottoporre al bot immagini legate a serie TV o meme, con risultati piuttosto simpatici. Meglio, però, non caricare fotografie troppo intime sulla piattaforma: Microsoft le terrà sui propri server come database, senza ovviamente registrare nessun tipo di informazione personale.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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