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Chiude Vitaminic, la fine di un’era

Dopo MySpace anche un’altra pietra miliare della musica online chiude il suo percorso dopo ben 13 anni di onorata carriera. Tra le cause probabilmente c’è lo strapotere dei social network più blasonati come Facebook.
A cura di Angelo Marra
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 “Vitaminic, per anni, è stato uno dei primi pensieri quando mettevamo i piedi fuori dal letto: sentire dischi, recensire dischi, andare ai concerti e raccontarveli, aggiornare il sito e tutte quelle altre cose che si accompagnano alla gestione di una webzine. Abbiamo provato a ricominciare daccapo e creare un nuovo sito e una nuova impresa, ma nell’Italia di questi tempi noi trentenni o ventiqualcosa dobbiamo farci in quattro per stare dietro a tutto, e qualcos’altro ha sempre avuto la meglio”. Poche righe per un addio sofferto ma annunciato. Chiude Vitaminic, uno dei pilastri della musica in rete, schiacciato ormai dal peso sempre più grande dei social network più popolari come Facebook.

Fondato nel 1998 da Gianluca Dettori, Franco Gonella e Adriano Marconetto, Vitaminic era un progetto molto ambizioso e interessante: offrire alle giovani band emergenti lo spazio che i circuiti tradizionali concedevano soltanto a nomi già affermati o con alle spalle solide case discografiche. Erano i tempi del boom degli mp3 e la diffusione della musica in rete era ancora in fase embrionale. L'intuizione dei tre giovani italiani fu quella di offrire una vetrina per i gruppi che volevano lanciarsi e creare una propria rete di fan o semplicemente condividere canzoni escluse dai grandi network. In Italia servizi analoghi erano praticamente inesistenti ed anche all'estero cominciavano le prime sperimentazioni in tal senso.

Negli anni poi il sito si è evoluto ed ampliato, con la nascita di numerosi blog che si rifacevano al portale e di una radio in streaming, per poi cambiare linea editoriale nel 2007, con lo sbarco nel mondo della vendita di musica online. L'epilogo purtroppo è molto simile a quello già visto per MySpace, il social network musicale per antonomasia. L'arrivo di Facebook ha stravolto inevitabilmente lo status vigente, facendo piazza pulita di tutte le piattaforme specializzate, offrendo una vetrina (con i suoi 800 milioni di account) che nessun altro portale, sito o social network avrebbe mai potuto garantire. La migrazione verso la creatura di Zuckerberg è diventato un passo obbligato per chiunque utilizzi la rete per condividere e raggiungere quante più persone possibili ma allo stesso tempo ciò ha portato al crollo di tutte quelle piccole e grandi realtà “sperimentali” che erano nate in precedenza.

Se MySpace e Yahoo! sono i casi più noti a livello internazionale, sicuramente Vitaminic rappresenta una delle pietre miliari del web italiano, a cui però non è stato risparmiato un destino analogo. L'annuncio della chiusura di Vitaminic campeggia ormai sulla home page del sito, insieme ai malinconici saluti dello staff. I blog e la radio online, garantisce il team di lavoro, continueranno a funzionare regolarmente, mentre a breve il portale verrà definitivamente chiuso.

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